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L’ex primo ministro italiano Prof. Mario Draghi e il direttore esecutivo dell’International Energy Agency (IEA) Fatih Birol hanno discusso delle sfide energetiche dell’Europa e sulle implicazioni per la sua competitività

Durante un evento presso la sede dell’IEA di Parigi a cui hanno partecipato ambasciatori e leader aziendali, l’ex premier Draghi ha sottolineato la stretta relazione tra le politiche riguardanti l’energia, il clima, le industrie e la crescita economica dell’Europa.

Il professor Draghi e il direttore Birol, facendo seguito alla pubblicazione, il mese scorso, del rapporto Draghi sulla competitività dell’UE, chiesto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, hanno ragionato su come l’Europa possa ridurre i suoi elevati costi energetici e utilizzare le sue ambizioni di decarbonizzazione al fine di sostenere una crescita economica più forte.

Fonte: IEA

Energia pulita necessaria per la sicurezza energetica e la crescita economica dell’UE

Evidenziando l’influenza del mercato unico dell’Unione Europea l’ex Premier Draghi ha osservato che la transizione verso l’energia pulita potrebbe aumentare la sicurezza energetica e il potenziale di crescita economica dell’Europa con politiche forti per affrontare gli ostacoli rimanenti, come la necessità di garantire l’integrazione sicura delle energie rinnovabili nelle reti elettriche e di diversificare le catene di approvvigionamento di energia pulita.

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Serve maggiore cooperazione tra alleati

Il dottor Birol ha sottolineato come l’Europa possa ora rafforzare la propria competitività industriale e l’accessibilità economica dell’energia accelerando l’elettrificazione del proprio settore energetico, rilevando al contempo la necessità per l’Europa di armonizzare il proprio approccio all’energia, all’industria e al commercio e di rafforzare la cooperazione con gli alleati per sostenere lo sviluppo e l’adozione di tecnologie energetiche pulite.

L’AIE ha lavorato per sostenere l’Europa nel tentativo di ridurre i costi energetici, anche espandendo le fonti di energia pulita, e trarre vantaggio dalle industrie energetiche del futuro, che sono destinate a svolgere un ruolo crescente nell’economia globale.

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