
- 16/06/2025
- Luca Martino
La Commissione UE ha valutato, nel suo ottavo programma indicativo nucleare PINC, che la realizzazione dei piani degli Stati membri in materia di energia nucleare richiederà investimenti pari a circa 241 miliardi di euro fino al 2050, sia per l’estensione del ciclo di vita dei reattori esistenti che per la costruzione di nuovi reattori su larga scala
Saranno necessari, inoltre, ulteriori investimenti per i piccoli reattori modulari (SMR), i reattori modulari avanzati (AMR) e i microreattori e nella fusione per il futuro a più lungo termine.
La versione definitiva del PINC verrà pubblicata dopo aver ricevuto il parere del Comitato economico e sociale europeo e dopo la discussione con gli Stati membri in occasione del Consiglio “Energia” prevista per oggi 16 giugno 2025 a Lussemburgo.
Entro il 2040 il 90% dell’energia elettrica nell’UE sarà prodotta da fonti rinnovabili integrate dal nucleare
Per alcuni paesi dell’Unione l’energia nucleare è una componente importante delle strategie di decarbonizzazione, competitività industriale e sicurezza dell’approvvigionamento.
La Commissione stima che oltre il 90% dell’energia elettrica nell’UE nel 2040 sarà prodotta da fonti decarbonizzate, principalmente rinnovabili, integrate dall’energia nucleare.
Si prevede che la capacità nucleare installata in tutta l’Unione Europea aumenterà da 98 GWe nel 2025 a 109 circa GWe entro il 2050.
Per la transizione verso l’energia pulita occorrono tutte le soluzioni energetiche a zero e abasse emissioni di Co2
E’ quanto ha dichiarato Dan Jørgensen, Commissario per l’Energia e l’edilizia abitativa: “Per realizzare veramente la transizione verso l’energia pulita, abbiamo bisogno di tutte le soluzioni energetiche a zero e a basse emissioni di carbonio. L’energia nucleare ha un ruolo da svolgere nella costruzione di un sistema energetico resiliente e più pulito. Garantire le condizioni quadro necessarie consentirà all’UE di mantenere la sua leadership industriale in questo settore, mantenendo nel contempo i più elevati standard di sicurezza e una gestione responsabile dei rifiuti radioattivi.”
La priorità per l’UE: garantire standard di sicurezza elevati
Garantire i più elevati standard di sicurezza, protezione e salvaguardie nucleari, nonché una gestione sicura e responsabile dei rifiuti radioattivi, rimarrà una priorità assoluta per l’UE.
Nel piano emerge la necessità di maggiori sforzi per lo sviluppo di infrastrutture per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito, unitamente a una disattivazione efficace e a un’efficienza in termini di costi.
La cooperazione tra le autorità nazionali di regolamentazione contribuirà ad accelerare il rilascio delle licenze, mentre la collaborazione internazionale con partner affidabili garantirà un approvvigionamento stabile e diversificato di combustibili ed eviterà dipendenze.
Leggi anche: Nucleare: il MASE pubblica i rapporti conclusivi della Piattaforma
Start-up e tecnologie all’avanguardia per il futuro del settore
Tra le priorità vi è la necessità di migliorare le competenze della forza lavoro esistente, coinvolgere nuovi talenti e sostenere le start-up per stimolare l’innovazione.
Per il futuro del settore in Europa e nel resto del mondo, inoltre, risulta fondamentale anche la commercializzazione e la diffusione sul mercato di tecnologie nucleari all’avanguardia, compresi i piccoli reattori modulari (SMR), i reattori modulari avanzati (AMR), i microreattori e la fusione a lungo termine.