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La Commissione europea ha inviato una lettera di costituzione in mora a 26 Stati Membri per non aver recepito pienamente nel diritto nazionale le disposizioni della direttiva RED III

La revisione RED (direttiva 2023/2413 (RED III) che modifica la direttiva 2018/2001)  è entrata in vigore nel novembre 2023 e alcune disposizioni dovevano essere recepite nel diritto nazionale entro il 1° luglio 2024.

Le disposizioni che dovevano essere recepite entro il 1° luglio 2024

Le disposizioni che gli Stati Membri dovevano recepire comprendono misure essenziali per facilitare lo sviluppo delle fonti rinnovabili e delle infrastrutture di rete, tra cui: l’individuazione delle zone di accelerazione per le energie rinnovabili; i limiti temporali definiti per il rilascio delle autorizzazioni; il potenziamento dello sportello unico per le domande e il riconoscimento dei progetti rinnovabili e delle infrastrutture di rete come di interesse pubblico prevalente.

Il recepimento rapido e in linea con i principi stabiliti dalla RED III è fondamentale per consentire all’Italia di superare gli ostacoli normativi e burocratici che frenano lo sviluppo di impianti rinnovabili e delle reti, e per raggiungere i target 2030. 

Solo la Danimarca ha rispettato il termine

Ad oggi, solo la Danimarca ha notificato il pieno recepimento di tali disposizioni entro il termine legale del 1° luglio 2024.

La Commissione europea ha inviato, pertanto, lettere di costituzione in mora all’Italia e agli altri Stati Membri che ora hanno due mesi per rispondere e completare il recepimento della direttiva RED III. In mancanza di una risposta soddisfacente, la Commissione europea può decidere di emettere un parere motivato, proseguendo così nel processo di infrazione. 

Le raccomandazioni della Commissione Europea

La Commissione europea, già lo scorso 13 maggio 2024, aveva dettato alcune raccomandazioni e orientamenti per gli Stati membri, al fine di rendere note le proprie posizioni e suggerire linee di azione comune e buone pratiche affinchè gli Stati potessero comprendere nel dettaglio le intenzioni del legislatore e trasmetterle nei propri disposti normativi.

I documenti messi a disposizione dalla Commisione Europea hanno il carattere delle linee guida. In merito alla direttiva EED, erano state pubblicate nove linee guida, che dovranno essere recepite entro l’11 ottobre 2025. A supporto della direttiva RED III, invece, erano state pubblicate 3 raccomandazioni, il cui termine di recepimento è fissato per il 21 maggio 2025.

Le nove linee guida per la Direttiva Europea sull’efficienza energetica (EED)

 
Per aiutare il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi e il recepimento della Direttiva nel testo delle leggi nazionali, le nove linee guida ufficiali che la Commissione Europea ha divulgato rigurdano gli orientamenti: sul principio dell’efficienza energetica al primo posto (articolo 3); sugli obiettivi di efficienza energetica e sui contributi nazionali (articolo 4); sul consumo energetico nel settore pubblico, ristrutturazione degli edifici pubblici e appalti pubblici (articoli 5, 6 e 7); sull’obbligo di risparmio energetico (artt. 8-10); sui sistemi di gestione dell’energia e sugli audit energetici (articolo 11); sulle disposizioni relative ai consumatori (articoli 21, 22 e 24); sulla fornitura di riscaldamento e raffreddamento (articolo 26); sui servizi energetici (articolo 29) e sui fondi nazionali per l’efficienza energetica, il finanziamento e il supporto tecnico (articolo 30).
 

Leggi anche: Presentata la relazione sullo Stato dell’Unione dell’Energia 2024

Le tre raccomandazioni a supporto della direttiva sulle energie rinnovabili (RED III)

 
I temi sui quali la Commissione Europea è intervenuta ai fini di facilitare il recepimento del testo comunitario nei singoli disposti legislativi riguardano: riscaldamento e raffreddamento (articoli 15a, 22a, 23, 24); integrazione del sistema energetico (articolo 20a); combustibili rinnovabili di origine non biologica (articoli 22a, 22b, 25).
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