
- 13/03/2025
- Redazione
L’uso di fonti energetiche rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento continua ad aumentare nell’UE
Secondo i dati aggiornati da Eurostat la quota di energia da fonti rinnovabili in Europa ha raggiunto il 26,2% nel 2023, il valore più alto da quando è iniziata la serie temporale nel 2004 (11,7%). La quota è aumentata di 1,2 punti percentuali (pp) rispetto al 2022 (25,0%).
Nel 2023, le fonti di energia rinnovabili hanno rappresentato il 45,3% del consumo lordo di elettricità nell’UE, un significativo aumento di 4,1 punti percentuali (pp) rispetto al 2022.
La direttiva UE 2023/2413 del 18 ottobre 2023 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili richiede ai paesi dell’UE di aumentare la loro quota media annua di energie rinnovabili per il riscaldamento e il raffreddamento di almeno 0,8 pp dal 2021 al 2025 e di almeno 1,1 pp dal 2026 al 2030.
A cosa è dovuto l’aumento del consumo di energia rinnovabile
In termini assoluti, il consumo finale lordo di energia rinnovabile per scopi di riscaldamento e raffreddamento nell’UE è gradualmente aumentato nel tempo, principalmente a causa del contributo della biomassa e delle pompe di calore.
Tra i paesi dell’UE, la Svezia ha nuovamente guidato la classifica nel 2023 per quanto riguarda le energie rinnovabili nel riscaldamento e nel raffreddamento, con una quota del 67,1%, seguita dall’Estonia (66,7%). Entrambi i paesi utilizzano principalmente biomassa e pompe di calore. Sono seguiti dalla Lettonia (61,4%), che si basa principalmente sulla biomassa.
Al contrario, le quote più basse di fonti rinnovabili nel riscaldamento e nel raffreddamento sono state registrate in Irlanda (7,9%), Paesi Bassi (10,2%) e Belgio (11,3%).
Rispetto al 2022, 21 paesi dell’UE hanno registrato un aumento delle quote di energie rinnovabili utilizzate nel riscaldamento e nel raffreddamento. Austria (+8,1 pp), Malta (+7,5 pp) e Grecia (+4,9 pp) hanno registrato i maggiori incrementi tra il 2022 e il 2023.
Quali fonti rinnovabili hanno generato maggiore elettricità?
L’energia eolica (38,5% del totale) e idroelettrica (28,2%) hanno rappresentato oltre due terzi dell’elettricità totale generata da fonti rinnovabili. Segue l’energia solare, che contribuisce per il 20,5%, mentre i biocarburanti solidi e altre fonti rinnovabili hanno rappresentato rispettivamente il 6,2% e il 6,6%.
La crescita dell’elettricità rinnovabile nell’ultimo decennio è stata in gran parte ottenuta dall’espansione dell’energia eolica e solare. L’energia solare è la fonte in più rapida crescita, passando da soli 7,4 terawattora (TWh) nel 2008 (che rappresentano solo l’1% del totale) a 252,1 TWh nel 2023.
L’elettricità da fonti rinnovabili domina in Austria e Svezia
I dati mostrano che oltre il 75% dell’elettricità consumata nel 2023 è stata generata da fonti rinnovabili in Austria (87,8%, principalmente idroelettrica), Svezia (87,5%, principalmente idroelettrica ed eolica) e Danimarca (79,4%, principalmente eolica). Quote superiori al 50% sono state registrate anche in Portogallo (63,0%), Croazia (58,8%), Spagna (56,9%), Lettonia (54,3%) e Finlandia (52,4%).
All’altro estremo della scala, la quota di elettricità da fonti rinnovabili era inferiore al 20% a Malta (10,7%), Repubblica Ceca (16,4%), Lussemburgo (18,0%) e Ungheria (19,5%).