

L’acqua è fondamentale per la crescita e la stabilità di una città e rappresenta la spina dorsale di società sane. Ma la minaccia di troppa o troppo poca acqua mette tutto a rischio
Secondo il rapporto della no profit WaterAid “Water and Climate: Rising Risks for Urban Populations“, ad essere colpite dal fenomeno chiamato «climate whiplash», ovvero «colpo di frusta climatico» non sono soltanto desolate regioni del pianeta, ma numerose città densamente popolate.
In questo momento, il 90% dei disastri climatici è correlato all’acqua e i 4,4 miliardi di persone che vivono in città e paesi, soprattutto nei paesi a basso reddito, sono in prima linea nell’affrontare l’emergenza.
Gli effetti del cambiamento climatico
Mentre la crisi climatica continua a sbilanciare il ciclo dell’acqua, molte delle città più grandi del mondo subiscono impatti che sono difficili da prevedere e pianificare.
Tra le 112 metropoli con più abitanti, il 15% sperimenta contemporaneamente l’intensificazione di inondazioni e siccità che si stanno evolvendo a causa delle tendenze climatiche. Nel frattempo, altre città stanno assistendo a drammatiche inversioni climatiche.
Luoghi abituati a forti piogge stanno ora affrontando siccità, mentre regioni storicamente aride ora alle prese con inondazioni inaspettate.
E quando i servizi e i sistemi di acqua, servizi igienico-sanitari e igiene (WASH) non riescono a far fronte agli eventi climatici estremi sempre più intensi e imprevedibili, spesso sono le persone più vulnerabili ed emarginate a subire i peggiori impatti sulla loro salute, istruzione e mezzi di sostentamento, spingendole ulteriormente nella povertà.
L’urgenza di intervenire
Poiché si prevede che due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle città entro il 2050 e i rischi climatici diventeranno più intensi e irregolari, è urgente che i decisori politici comprendano le minacce alle infrastrutture e alla società e facciano molto di più per raggiungere e mantenere un accesso universale ed equo ai servizi igienico-sanitari nelle città.