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Papa Leone XIV nel messaggio per la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato scrive: “La nostra terra sta cadendo in rovina”. Aumentano, infatti, in forza e frequenza, fenomeni naturali estremi causati dal cambiamento climatico indotto da attività antropiche”

Nel decimo anniversario della pubblicazione dell’Enciclica Laudato si’, la Chiesa celebra la Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato con il tema “Semi di Pace e di Speranza”, scelto da Papa Francesco.

Papa Leone XIV, nel suo messaggio, ricorda la necessità di far seguire le parole ai fatti gettando una luce sulla situazione di diverse parti del mondo dove si manifestano “deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità” a causa dell’ingiustizia, della diseguaglianza, dell’avidità e della “violazione del diritto internazionale e dei diritti dei popoli”.

Le risorse naturali al centro delle guerre

Il Pontefice ricorda che esistono “effetti a medio e lungo termine della devastazione umana ed ecologica portata dai conflitti armati”, e che la distruzione della natura colpisce soprattutto “i più poveri, gli emarginati, gli esclusi”.

Continua il Pontefice: “la natura stessa talvolta diventa strumento di scambio, un bene da negoziare per ottenere vantaggi economici o politici. In queste dinamiche, il creato viene trasformato in un campo di battaglia per il controllo delle risorse vitali, come testimoniano le zone agricole e le foreste divenute pericolose a causa delle mine, la politica della ‘terra bruciata’, i conflitti che scoppiano attorno alle fonti d’acqua, la distribuzione iniqua delle materie prime, penalizzando le popolazioni più deboli e minando la stessa stabilità sociale”.

La cura del Creato, questione di fede e umanità

Per il Papa la giustizia ambientale non può più essere considerata un concetto astratto o un obiettivo lontano, ma “una necessità urgente, che va oltre la semplice tutela dell’ambiente”.

Riguarda infatti la giustizia sociale, economica e antropologica. In un mondo dove i più fragili sono i primi a subire gli effetti devastanti del cambiamento climatico, della deforestazione, e dell’inquinamento, la cura del creato diventa una questione di fede e di umanità”.

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L’ecologia integrale la rotta da seguire

Tra le iniziative della Chiesa Leone XIV ricorda il progetto “Borgo Laudato si’” a Castel Gandolfo, quale esempio “di come si può vivere, lavorare e fare comunità applicando i principi dell’enciclica Laudato si’”.

In conclusione l’augurio che proprio l’enciclica di Papa Francesco continui ad ispirare perché “l’ecologia integrale sia sempre più scelta e condivisa come rotta da seguire” per moltiplicare i semi di speranza da “custodire e coltivare”

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