
- 03/07/2025
- Redazione
La grande maggioranza dei cittadini europei ritiene che il cambiamento climatico sia un problema serio (85%). Questo è quanto emerge da un nuovo sondaggio Eurobarometro pubblicato il 30 giugno scorso.
Tra gli intervistati, 8 cittadini UE su 10 (81%) sostengono l’obiettivo dell’Unione Europea di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Da un punto di vista economico, oltre tre quarti (77%) degli europei concordano sul fatto che il costo dei danni dovuti ai cambiamenti climatici sia molto più elevato degli investimenti necessari per una transizione verso l’azzeramento delle emissioni nette.
Lotta ai cambiamenti climatici per migliorare salute e qualità della vita
Il sondaggio evidenza che la maggior parte dei cittadini europei (l’85%) ritiene che la lotta ai cambiamenti climatici dovrebbe essere una priorità per migliorare la salute pubblica e la qualità della vita.
Analogamente, l’83% degli intervistati ritiene che essere preparati agli effetti negativi dei cambiamenti climatici migliorerebbe la vita dei cittadini dell’UE.
In media, quasi 4 europei su 10 (38%) si sentono personalmente esposti a rischi e minacce ambientali e climatici – in 8 Stati membri, più della metà degli intervistati -, specialmente nell’Europa meridionale, ma anche in Paesi come Polonia e Ungheria.
Sostegno alle energie rinnovabili, all’efficienza energetica e all’autonomia energetica
Emerge, inoltre che quasi 9 europei su 10 (88%) ritengono importante che l’Unione Europea intervenga per aumentare le energie rinnovabili e che intervenga per migliorare l’efficienza energetica, anche attraverso l’adozione di misure che incoraggino i cittadini ad es. ad isolare la propria casa, installare pannelli solari o acquistare auto elettriche.
Tre quarti (75%) ritengono che la riduzione delle importazioni di combustibili fossili aumenterà la sicurezza energetica e avvantaggerà economicamente l’UE.
Il 77% degli europei concorda sul fatto che agire in materia di cambiamenti climatici favorirà l’innovazione e più di otto europei su dieci (84%) concordano sulla necessità di fornire un maggiore sostegno alle imprese europee per competere nel mercato globale delle tecnologie pulite, dimostrando il sostegno pubblico al patto per l’industria pulita.
Alle Istituzioni centrali e locali il compito di adottare riforme strutturali
Il 92% dei cittadini dell’UE intraprende un’azione individuale per il clima e compie scelte sostenibili nella vita quotidiana. Tuttavia, solo il 28% ritiene di essere nella posizione migliore per invertire la tendenza attraverso azioni individuali.
I cittadini dell’Unione ritengono che i governi nazionali (66%), l’UE (59%) e le imprese e l’industria (58%) siano nella posizione migliore per affrontare i cambiamenti climatici. Il 44% ha visto il governo regionale e locale ben posizionato per intraprendere azioni per il clima.
Il clima nei media: ancora informazioni poco chiare
Mentre l’84% dei cittadini concorda sul fatto che il cambiamento climatico è causato dall’attività umana, oltre la metà degli intervistati (52%) ritiene che i media tradizionali non forniscano informazioni chiare sul cambiamento climatico, sulle sue cause e sui suoi impatti.
Analizzando più ampiamente i canali di comunicazione, il 49% ritiene che sia difficile distinguere tra informazioni affidabili e disinformazione sui cambiamenti climatici sui social media.
Le reazioni dei vertici Ue
Per Teresa Ribera, Vicepresidente esecutiva per una Transizione pulita, giusta e competitiva “Gli europei inviano un messaggio forte: si preoccupano del clima, ne sentono i rischi e credono nell’azione. Il Green Deal non è un obiettivo astratto: è un percorso condiviso verso una vita più sana, un’energia sicura e un’economia al servizio delle persone. Questo sondaggio conferma che i cittadini sono pronti ad andare avanti e si aspettano che guidiamo con chiarezza e ambizione. Ascoltarli significa rendere la transizione giusta, veloce e radicata nella solidarietà e nella dignità.”
Per Wopke Hoekstra, Commissario per il Clima, l’azzeramento delle emissioni nette e la crescita pulita “Questo sondaggio mostra che gli europei sono preoccupati per i cambiamenti climatici e vogliono azioni concrete e coraggiose. Il loro forte sostegno alle iniziative dell’UE, dall’energia pulita all’innovazione industriale, è un potente mandato per continuare a realizzare una transizione equa, sicura e competitiva verso la neutralità climatica. Le nostre politiche stanno contribuendo a trasformare questa ambizione condivisa in azione in tutta Europa. Il nostro compito come politici e responsabili politici è quello di sfruttare questo sostegno e garantire che incoraggiamo e formiamo una transizione equa per i nostri cittadini e buona per la nostra economia, società e sicurezza.”
Infine per Dan Jørgensen, Commissario per l’Energia e l’edilizia abitativa “Il cambiamento climatico non è qualcosa che accadrà. È qualcosa che sta già accadendo e che ha un impatto sulla vita delle persone. Gli europei sono chiaramente preoccupati e l’UE è lì per fornire soluzioni. Vedere il sostegno dei nostri cittadini ad azioni volte ad aumentare le energie rinnovabili, migliorare l’efficienza energetica e aumentare la sicurezza energetica riducendo le importazioni di combustibili fossili è estremamente motivante e dimostra che siamo sulla strada giusta. L’UE deve continuare ad essere all’avanguardia nella promozione di un’economia sostenibile che garantisca la competitività e che sia equa per tutti i suoi cittadini.”