
- 18/06/2025
- Redazione
Durante il 2024 l’Italia è stata colpita da incendi boschivi per una superficie complessiva di 514 km2 quasi la metà della superficie del comune di Roma Capitale
Gli incendi avvenuti in Italia nel 2024 sono risultati meno gravi per estensione delle aree colpite rispetto agli anni precedenti. L’estensione complessiva delle aree percorse da incendio nel 2024 risulta infatti pari a circa 2/3 del valore medio calcolato nel periodo 2018-2023.
È quanto emerge dalle attività dell’ISPRA nell’ambito delle osservazioni e monitoraggi degli impatti dei grandi incendi boschivi sugli ecosistemi.
I dati rilevati
Degli oltre 500 chilometri quadrati colpiti da incendi, il 20% (circa 103 km2 – una superficie quasi confrontabile con l’estensione del Lago di Bolsena) erano composti da ecosistemi forestali. Il 46% dei boschi bruciati era rappresentato da latifoglie sempreverdi, quali leccete e macchia mediterranea, il 37% di boschi di latifoglie decidue (che perdono le loro foglie nella stagione fredda e le ritrovano in primavera) e il 14% di boschi a conifere.
La superficie complessivamente bruciata in Italia nel 2024 risulta superiore solo a quanto bruciato nel 2018 e nel 2019, ma decisamente inferiore a tutti gli anni tra il 2020 ed il 2023. I numeri risultano nettamente inferiori rispetto al 2023 sia per le superfici totali bruciate (-52%), che per le superfici forestali bruciate (-34%).
Secondo quanto emerso la superficie percorsa da incendio è diminuita sensibilmente nel 2024 in Sicilia ed è rimasta stabile o aumentata nelle altre regioni del Sud, in Sardegna e nelle altre regioni del Nord, mentre è diminuita nelle regioni del Centro.
Sedici regioni su venti colpite da grandi incendi boschivi
Le sole regioni Sicilia, Calabria e Sardegna insieme hanno contribuito a più del 66% del totale di superficie forestale italiana colpita da grandi incendi boschivi. Le regioni che non presentano grandi superfici bruciate sono la Valle D’Aosta, la Lombardia, il Trentino-Alto Adige e il Veneto.
La provincia che ha maggiormente sofferto gli incendi è quella di Reggio Calabria con 10,3 km2, che da sola rappresenta il 41% del totale forestale bruciato in Calabria e il 10% del totale forestale nazionale percorso da incendio. Anche nella provincia di Cosenza e in quella di Nuoro sono bruciati rispettivamente 9,4 km2 e 8 km2 di superficie boschiva.
Il 31% degli ecosistemi forestali percorsi da incendio nel 2024 si trova all’interno di aree protette, appartenenti principalmente a siti della Rete Natura 2000.
Gli eventi si sono concentrati in gran parte tra i primi di luglio e la prima metà del mese di agosto con un andamento pari o quasi a quello del valore medio della serie storica (2006-2023).
I primi dati 2025
Per quanto riguarda le prime rilevazioni del 2025, dal 1° gennaio al 9 giugno 2025 risulta una superficie complessiva colpita da incendi boschivi di 34 km2 (area corrispondente a poco meno della superficie del Parco Nazionale delle Cinque Terre), i cui quasi 10 km2 appartenenti a boschi e foreste. Attualmente quasi il 70% delle aree forestali percorse da incendio si trova nella regione Calabria. La seconda regione attualmente più colpita è il Trentino Alto-Adige (1 km2).