
- 18/06/2025
- Redazione
Secondo una proposta legislativa presentata ieri dalla Commissione europea l’UE fermerà gradualmente ed efficacemente l’importazione di gas e petrolio russo entro la fine del 2027
Ciò porrà fine all’esposizione dell’UE ai rischi di sicurezza economica dovuta alla dipendenza dai combustibili fossili russi e alla fine aumenterà l’indipendenza energetica e la competitività dell’Unione.
Il presidente della commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato: “La Russia ha ripetutamente tentato di ricattarci, trasformando le sue forniture energetiche in armi. Abbiamo adottato misure chiare per chiudere il rubinetto e porre fine per sempre all’era dei combustibili fossili russi in Europa”.
Proseguire la transizione verso l’energia pulita
La proposta legislativa segue la Roadmap Repowereu, che la Commissione ha adottato il mese scorso e stabilisce un piano a livello UE per eliminare le importazioni di gas russo in modo graduale e ben coordinato, in uno spirito di solidarietà, perseguendo la transizione verso l’energia pulita.
La proposta è stata progettata per preservare, inoltre, la sicurezza dell’approvvigionamento energetico dell’UE, limitando al contempo qualsiasi impatto su prezzi e mercati.
Non ci saranno rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento
I restanti volumi di gas russo saranno gradualmente eliminati senza significativi impatti economici o rischi per la sicurezza dell’approvvigionamento, grazie alla disponibilità di sufficienti fornitori alternativi sul mercato globale del gas, a un mercato del gas dell’Unione ben interconnesso e alla disponibilità nell’UE di infrastrutture di importazione adeguate.
Inoltre, la proposta prevede misure di salvaguardia integrate per rispondere alla realtà dei mercati del gas, fornendo al contempo alle aziende un solido quadro giuridico.
Nel complesso, l’eliminazione graduale dei combustibili fossili russi darà un contributo importante agli obiettivi della Competitiveness Compass, del Clean Industrial Deal e dell’Affordable Energy Action Plan, che hanno sottolineato come un sistema energetico più pulito e indipendente contribuisca a rilanciare l’economia, sostenendo al contempo le ambizioni di decarbonizzazione dell’Europa.
Come si procederà
Il regolamento proposto prevede l’eliminazione graduale del gas da gasdotto e del gas naturale liquefatto (GNL) provenienti dalla Federazione Russa o esportati direttamente o indirettamente da essa. Presenta inoltre misure volte a facilitare la completa interruzione delle importazioni di petrolio russo entro la fine del 2027.
Gli Stati membri saranno tenuti a presentare piani di diversificazione con misure e tappe precise per la graduale eliminazione delle importazioni di gas e petrolio russi.
Le importazioni di gas russo con nuovi contratti saranno vietate a partire dal 1° gennaio 2026. Le importazioni con contratti a breve termine esistenti saranno sospese entro il 17 giugno 2026, ad eccezione di quelle relative al gasdotto consegnato a Paesi senza sbocco sul mare e collegate a contratti a lungo termine, che saranno consentite fino alla fine del 2027. Le importazioni con contratti a lungo termine saranno sospese entro la fine del 2027.
Saranno inoltre vietati i contratti a lungo termine per i servizi di terminale GNL per clienti russi o controllati da imprese russe. Ciò garantirà che la capacità del terminale possa essere reindirizzata verso fornitori alternativi, migliorando in definitiva la resilienza dei mercati energetici.
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Il sostegno dell’UE
La Commissione sosterrà gli Stati membri durante l’intero processo. Monitorerà da vicino, insieme all’agenzia dell’UE per la cooperazione dei regolatori di energia (ACER), i progressi e gli impatti della graduale eliminazione delle importazioni russe di gas e petrolio. Nel caso in cui la sicurezza della fornitura di uno o più Stati membri sia minacciata, la Commissione può adottare le necessarie misure di emergenza.
Le disposizioni per migliorare la trasparenza, il monitoraggio e la tracciabilità dei gas russi all’interno dei mercati dell’UE supporteranno l’effettiva attuazione del divieto di importazione. In base al regolamento proposto, le società che detengono contratti di fornitura di gas per il gas russo dovranno fornire informazioni alla Commissione. Inoltre, gli importatori di gas russo dovranno fornire alle autorità doganali tutte le informazioni necessarie che confermano il percorso del gas importato dalla sua origine effettiva fino al punto di importazione nell’Unione.