
- 26/05/2025
- Luca Martino
Il Global Critical Minerals Outlook 2025 dell’IEA identifica le vulnerabilità nel prossimo decennio, in particolare per il rame e altri minerali critici
I minerali critici, essenziali per una vasta gamma di tecnologie energetiche e per l’economia in generale, sono diventati uno dei punti principali nei dibattiti politici e commerciali globali.
La volatilità dei prezzi, le difficoltà nella catena di approvvigionamento e le preoccupazioni geopolitiche rendono estremamente vitale il monitoraggio regolare della loro domanda e offerta.
Transizione energetica globale a rischio
Sebbene gli attuali mercati minerari critici appaiono ben forniti e con prezzi ben al di sotto dei massimi registrati nel 2021 e nel 2022, il nuovo rapporto dell’International Energy Agency rileva che la combinazione della crescente concentrazione dell’offerta in una manciata di paesi e della diffusione delle restrizioni all’esportazione sta facendo crescere il rischio per l’interruzione della transizione energetica globale.
Il report 2025
L’edizione 2025 del Global Critical Minerals Outlook dell’IEA presenta i dati e le analisi più recenti su domanda, offerta, investimenti e altro ancora per i principali minerali legati all’energia, tra cui rame, litio, nichel, cobalto, grafite e terre rare e, per la prima volta, include anche l’analisi di una gamma più ampia di minerali strategici legati all’energia che svolgono ruoli vitali nei settori dell’alta tecnologia, aerospaziale e manifatturiero avanzato.
Minerali critici fondamentali per la salvaguardia della sicurezza energetica ed economica globale
Per Fatih Birol, Direttore Esecutivo dell’IEA: “In un mondo di forti tensioni geopolitiche, i minerali critici sono emersi come una questione di primaria importanza per la salvaguardia della sicurezza energetica ed economica globale ….. Questa nuova analisi esamina la posta in gioco e le azioni necessarie per migliorare la resilienza e la diversità delle catene di approvvigionamento dei minerali critici, una preoccupazione fondamentale per garantire l’affidabilità, l’accessibilità economica e la sostenibilità dell’energia nel XXI secolo”.
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Minerali critici nelle mani di Indonesia e Cina
Il rapporto rileva che i mercati dei minerali critici sono diventati più concentrati, non meno, in particolare per quanto riguarda la raffinazione e la lavorazione.
Per rame, litio, nichel, cobalto, grafite e terre rare, la quota di mercato media dei tre principali produttori è salita all’86% nel 2024, rispetto all’82% circa del 2020, con quasi tutta la crescita dell’offerta proveniente dal singolo principale fornitore: l’Indonesia per il nichel e la Cina per tutti gli altri minerali.
Negli ultimi anni, la domanda di minerali energetici chiave è cresciuta in modo significativo. La domanda di litio è aumentata di quasi il 30% nel 2024, superando significativamente il tasso di crescita annuo del 10% registrato negli anni 2010. Tuttavia, i significativi aumenti dell’offerta, trainati da Cina, Indonesia e alcune zone dell’Africa, hanno esercitato una pressione al ribasso sui prezzi, soprattutto per i metalli per batterie. Dal 2020, la crescita dell’offerta di metalli per batterie è stata doppia rispetto a quella registrata alla fine degli anni 2010.
Lento il processo di diversificazione delle filiere di approvvigionamento
Sebbene i decisori politici si siano resi conto delle sfide, un’analisi dettagliata dell’IEA sui progetti annunciati indica che il progresso verso una maggiore diversificazione delle filiere di approvvigionamento dei minerali critici sarà lento.
Sulla base degli attuali scenari politici e delle tendenze di investimento, si prevede che la quota media dei tre principali fornitori diminuirà solo marginalmente nel prossimo decennio, tornando di fatto ai livelli di concentrazione registrati nel 2020.
I principali rischi per il prossimo decennio
Analizzando l’equilibrio tra domanda e offerta nel prossimo decennio, il rapporto individua anche dei rischi.
Lo slancio degli investimenti in minerali critici si è indebolito: la spesa è cresciuta solo del 5% nel 2024, in calo rispetto all’aumento del 14% registrato nel 2023. L’attività di esplorazione ha raggiunto un plateau nel 2024, segnando una pausa nella tendenza al rialzo osservata dal 2020, e i finanziamenti per le start-up hanno mostrato segni di rallentamento.
Mercato del rame: rischio deficit di approvvigionamento del 30% entro il 2035
In particolare, il rapporto evidenzia i principali rischi a cui sono esposti i mercati del rame. Con una domanda destinata a crescere a causa dell’espansione delle reti elettriche da parte dei paesi, l’attuale pipeline di progetti minerari di rame indica un deficit di approvvigionamento del 30% entro il 2035.
Le restrizioni all’export dei minerali critici
Anche le crescenti restrizioni all’esportazione potrebbero influire sulla sicurezza dell’approvvigionamento. Dei minerali strategici legati all’energia trattati dal rapporto, il 55% è ora soggetto a una qualche forma di controllo delle esportazioni. Inoltre, la portata delle misure restrittive si sta ampliando per comprendere non solo le materie prime e le materie prime raffinate, ma anche le tecnologie di lavorazione.
L’analisi approfondita del rapporto su 20 minerali strategici legati all’energia rileva che, sebbene le dimensioni del mercato possano essere ridotte per alcuni, le interruzioni potrebbero avere un impatto economico sproporzionato.
La Cina è il principale raffinatore di 19 dei 20 minerali analizzati e detiene una quota di mercato media di circa il 70%. Inoltre, 15 di questi minerali hanno mostrato una maggiore volatilità dei prezzi rispetto al petrolio.
Rischi di concentrazione anche per i minerali usati per le batterie emergenti
Il Rapporto 2025 esplora anche le catene di approvvigionamento dei minerali per le tecnologie emergenti delle batterie, come le batterie al litio (LFP) e quelle agli ioni di sodio, che stanno sfidando le attuali batterie agli ioni di litio a base di nichel.
Il rapporto rileva che queste tecnologie presentano ancora elevati rischi di concentrazione, con la Cina che controlla le catene di approvvigionamento di componenti vitali come il solfato di manganese e l’acido fosforico