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Pioniere nell’impiego di energie rinnovabili, i Paesi Bassi devono ora affrontare diverse sfide a livello di sistema per promuovere la sicurezza energetica e ridurre le emissioni

La rapida crescita dell’energia solare ed eolica nei Paesi Bassi sta guidando gli sforzi del paese per ridurre le emissioni e raggiungere i suoi obiettivi energetici e climatici a lungo termine, aumentando la necessità di affrontare le sfide emergenti per la prossima fase della sua transizione verso l’energia pulita. E’ quanto emerge dal nuovo Netherlands 2024: Energy Policy Review dell’International Energy Agency.

Ancora elevato l’uso di combustibili fossili

Dal 2018, i Paesi Bassi hanno ridotto della metà le emissioni del settore energetico grazie all’impiego delle energie rinnovabili, che è stato completato dai progressi nell’elettrificazione nei settori di utilizzo finale come riscaldamento e trasporti.

Tuttavia, secondo il rapporto ci sono diverse aree in cui i Paesi Bassi possono concentrare gli sforzi per promuovere la trasformazione del loro settore energetico in linea con i loro obiettivi, in particolare nell’espansione e nell’ammodernamento delle reti elettriche e nella riduzione della dipendenza dal gas naturale attraverso una serie di altre tecnologie a basse emissioni.

Oggi, i combustibili fossili rimangono, infatti, una parte importante del sistema energetico dei Paesi Bassi per la produzione di energia, del riscaldamento e della produzione industriale.

Quasi la metà della produzione di elettricità proviene ancora da gas naturale e carbone, mentre il riscaldamento degli edifici rimane fortemente dipendente dal gas naturale e il settore dei trasporti si basa principalmente sui prodotti petroliferi.

Secondo il rapporto, una transizione tempestiva e mirata verso tecnologie a basse emissioni come nucleare, energie rinnovabili, pompe di calore e teleriscaldamento può aiutare a ridurre le importazioni di combustibili fossili in settori chiave e migliorare la sicurezza energetica a lungo termine.

Quadruplicare la fornitura di elettricità entro il 2050

Il National Energy System Plan dei Paesi Bassi mira a quadruplicare la fornitura di elettricità entro il 2050. Ciò significa che sarà necessario un maggiore utilizzo di energie rinnovabili, basandosi sulla leadership del paese nel solare fotovoltaico e nell’energia eolica.

Per l’eolico offshore, i Paesi Bassi hanno fissato obiettivi ambiziosi per aumentare la capacità installata da circa 5 gigawatt (GW) attuali a 70 GW entro il 2050. Ciò richiede un quadro stabile per lo sviluppo dell’eolico offshore a lungo termine in coordinamento con l’espansione della produzione di idrogeno, che dovrebbe rappresentare una quota importante della nuova domanda di elettricità.

Per raggiungere i propri obiettivi, il governo sta già compiendo sforzi incoraggianti per collaborare con le parti interessate del settore attraverso il suo National Grid Congestion Action Programme, che mira ad affrontare gli ostacoli esistenti incontrati dai nuovi progetti. Inoltre, l’accumulo di energia e la flessibilità diventeranno sempre più importanti in un sistema elettrico in cui le fonti rinnovabili variabili rappresentano una quota maggiore dell’offerta.

Occorre chiarezza sul ruolo dell’idrogeno pulito

Il rapporto dell’IEA evidenzia che è necessaria ulteriore chiarezza politica sul ruolo dell’idrogeno pulito nel servire la base industriale dei Paesi Bassi. Le politiche per stimolare la domanda avrebbero anche effetti a catena positivi sia per l’implementazione delle energie rinnovabili che per la riduzione delle emissioni.

Mentre la domanda di idrogeno a basse emissioni è potenzialmente elevata, non solo per soddisfare le esigenze interne ma anche per l’esportazione in altri mercati, è necessaria maggiore certezza per fornire decisioni di investimento finali per i progetti di elettrolisi.

Leggi anche: Le rinnovabili riducono la domanda di carbone, che però segna un nuovo record

Nucleare: probabile aggiunta di 4 nuovi reattori

Oltre alle fonti rinnovabili, i Paesi Bassi stanno esaminando attentamente come l’energia nucleare possa integrare le tecnologie esistenti nel mix energetico, con piani per espandere la presenza attuale aggiungendo quattro nuovi reattori.

Secondo il rapporto, sarà essenziale valutare il contributo che il nucleare può apportare al raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici, in particolare il suo ruolo nel fornire flessibilità e sicurezza del carico di base per il sistema elettrico in futuro.

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