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La Banca europea per gli investimenti (BEI) e Intesa Sanpaolo hanno raggiunto un accordo su una nuova iniziativa che potenzialmente sbloccherà investimenti nel settore eolico europeo per un importo fino a 8 miliardi di euro.

L’accordo firmato è parte del pacchetto della BEI per l’energia eolica da 5 miliardi di euro, il piano di investimenti che la Banca europea aveva annunciato in occasione della COP28 di Dubai e attivato a luglio, ed è il primo nell’ambito del pacchetto a beneficiare del sostegno di InvestEU.

Lo sviluppo dell’eolico

Il programma della BEI per l’eolico sostiene la produzione di 32 GW dei 117 GW di capacità eolica di cui l’Unione europea necessita per conseguire entro il 2030 l’obiettivo di generare almeno il 45% dell’energia da fonti rinnovabili.

Si tratta di un tassello chiave del pacchetto europeo per l’energia eolica presentato dalla Commissione europea nell’ottobre 2023, per rispondere al peculiare insieme di problemi cui fa fronte il settore eolico, tra cui l’insufficienza e l’incertezza della domanda, la lentezza e la complessità dell’iter autorizzativo, la mancanza di accesso alle materie prime, la forte inflazione e i prezzi elevati dei materiali di base.

In concreto la BEI fornirà a Intesa Sanpaolo una controgaranzia di 500 milioni di €. Il gruppo bancario italiano potrà così costituire un portafoglio di garanzie bancarie per un importo fino a 1 miliardo di € con cui sosterrà la catena di approvvigionamento e l’interconnessione alla rete elettrica per progetti di nuovi parchi eolici in tutta l’UE.

Secondo le previsioni l’effetto leva della controgaranzia della BEI porterà alla mobilitazione di ulteriori finanziamenti da parte di altri investitori per sostenere l’aumento della produzione e accelerare lo sviluppo dell’energia eolica, contribuendo a stimolare investimenti nell’economia reale per un importo stimato a 8 miliardi di €.

L’energia eolica fondamentale per l’indipendenza energetica europea

Per Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI, l’energia eolica è fondamentale per l’indipendenza energetica europea. I produttori si scontrano con problematiche quali i costi elevati, l’incertezza della domanda, la lentezza delle procedure di autorizzazione, le strozzature della catena di approvvigionamento e la forte concorrenza internazionale.

L’accordo mostra come gli strumenti di condivisione del rischio della BEI contribuiscono a superare queste difficoltà e a finanziare progetti chiave per la transizione verde e la decarbonizzazione dell’economia europea, migliorando nel contempo la competitività industriale.

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Occorre una collaborazione virtuosa tra il settore pubblico e quello privato

Secondo Mauro Micillo, Responsabile della divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, la transizione energetica richiede ingenti investimenti e una collaborazione virtuosa tra il settore pubblico e quello privato. In questo contesto, lo sviluppo delle rinnovabili è uno degli obiettivi fondamentali delle strategie nazionali ed europee.

Grazie ai numerosi anni di collaborazione con la BEI, la divisione IMI CIB ha elaborato uno strumento innovativo volto a sostenere i grandi gruppi internazionali attivi nel settore delle infrastrutture di interconnessione alle reti elettriche, consentendo l’avvio di lavori strategici a livello europeo.

Le operazioni concluse di recente confermano il nostro sostegno all’intera catena di approvvigionamento dell’energia eolica e agli obiettivi ESG, in collaborazione con i nostri clienti e le istituzioni europee. Il gruppo Intesa Sanpaolo ribadisce dunque il suo duplice ruolo di promotore dell’innovazione e di sostenitore delle società più attive e produttive ai fini di uno sviluppo economico sostenibile.

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