
- 11/03/2025
- Luca Martino
Il Gruppo Edison nel corso della tre giorni di Key-The Energy Transition Expo, svoltasi a Rimini dal 5 al 7 marzo, ha raccontato le attività e le sfide in cui è impegnato
Il Gruppo nel corso dell’evento ha raccontato il Piano Strategico che prevede innanzitutto 5 GW di potenza green al 2030 in grado di coprire almeno il 40% del suo mix di generazione elettrica.
Ad oggi, ha fatto sapere Edison, sono stati aperti cantieri per la realizzazione di 400 MW di nuova capacità rinnovabile soprattutto nelle zone del Mezzogiorno, tra fotovoltaico ed eolico, per un investimento di circa 500 milioni di euro.
Nuovi investimenti per 1,5 miliardi di euro in fonti rinnovabili
A conferma del serrato ritmo di crescita nelle fonti rinnovabili, il Gruppo ha in sviluppo nel primo trimestre di quest’anno 3,3 GW di nuova capacità, di cui 1 GW ha già ottenuto VIA positiva dal MASE. Un ulteriore passo concreto per l’apertura nel breve termine di nuovi cantieri per accrescere l’installato green, che si traducono in investimenti per ulteriori 1,5 miliardi di euro.
5 progetti di pompaggio idroelettrico al Sud Italia e Isole
Al fine di accrescere la quota di energia rinnovabile in rete e incrementare la sicurezza energetica, la società è impegnata anche nello sviluppo dei necessari strumenti di flessibilità ed accumulo, come le batterie elettrochimiche e i pompaggi idroelettrici. In particolare, ha in sviluppo 5 progetti di pompaggio idroelettrico al Sud Italia (in Basilicata, Calabria Puglia, Sardegna e Sicilia), che sono in corso di autorizzazione.
Nel 2024 Edison ha prodotto circa 5.500 GWh di energia rinnovabile, arrivando a coprire il 28% del proprio mix di generazione. Nel corso dello scorso anno, Edison ha conseguito una riduzione del fattore emissivo relativo alle emissioni di Scope 1 del 15%, evitando l’emissione di 2,8 milioni di tonnellate di CO₂.
Il termoelettrico di ultima generazione
Edison, negli ultimi due anni, ha realizzato e messo in marcia oltre 1,5 GW di capacità programmabile al servizio del Paese, grazie all’entrata in esercizio di due nuove centrali termoelettriche di ultima generazione situate in Veneto e Campania, tecnologicamente pronte anche per l’impiego di idrogeno. Nuova capacità flessibile, essenziale per bilanciare l’intermittenza delle fonti rinnovabili, tra le più avanzate al mondo.
Idrogeno verde: presentato il progetto Puglia Green Hydrogen Valley
Durante la Fiera, in occasione del panel Hydrogen Valleys regionali, Edison Next ha portato l’attenzione sul progetto strategico Puglia Green Hydrogen Valley, una delle prime iniziative per la produzione di idrogeno verde su larga scala in Europa. Il progetto prevede la realizzazione di due impianti di produzione di idrogeno verde a Brindisi e Taranto.
Il progetto è costruito attorno alle caratteristiche pressoché uniche in Italia del territorio pugliese per ospitare una Hydrogen Valley e delle sue principali necessità di decarbonizzazione, e abbraccia l’intera catena del valore dell’idrogeno verde, dalla produzione di energia rinnovabile per alimentare gli elettrolizzatori fino agli utilizzatori finali dell’idrogeno verde. L’obiettivo è duplice: accelerare la diffusione di questo vettore all’interno del mix energetico nazionale e favorire la decarbonizzazione del settore industriale pugliese, in particolare del polo siderurgico di Taranto.
L’impianto di Brindisi, che oggi si trova in fase avanzata di sviluppo, ha una capacità di elettrolisi pari a 60 MW mentre il polo di Taranto ha una potenza superiore, pari a 100 MW. I due siti saranno alimentati da impianti rinnovabili dedicati – sviluppati sia direttamente dalla società veicolo Puglia Green Hydrogen Valley che dal Gruppo Edison – e dall’acqua proveniente dai depuratori dall’Acquedotto Pugliese, e una volta a regime avranno una produzione complessiva stimata pari a 250 milioni MNmc/anno.
Lo sviluppo del progetto è a cura di una società di scopo – la Puglia Green Hydrogen Valley PGHyV S.r.l. – partecipata da Edison, azionista industriale di riferimento (50%), Sosteneo Energy Transition Fund (40%), società dell’ecosistema Generali Investments focalizzata su progetti infrastrutturali per le rinnovabili e sistemi innovativi legati alla transizione energetica, e Saipem (10%) leader globale nell’ingegneria e nella costruzione di grandi progetti nei settori dell’energia e delle infrastrutture.
La società gode inoltre del sostegno di DRI D’Italia S.p.A. – società partecipata al 100% da INVITALIA, che si propone di utilizzare idrogeno verde in impianti di produzione di preridotto.