
- 18/02/2025
- Redazione
La crescita delle fonti a basse emissioni, principalmente rinnovabili e nucleare, sarà sufficiente a coprire tutta la crescita della domanda globale di elettricità nei prossimi tre anni
Il consumo di elettricità nel mondo aumenterà ad un ritmo più rapido di quello degli ultimi anni, crescendo di circa il 4% annuo fino al 2027, ma ad aumentare sarà anche l’uso di energia pulita.
E’ quanto emerge dal nuovo rapporto “Electricity 2025” dell’International Energy Agency. L’impennata sarà guidata principalmente dal crescente utilizzo di elettricità per la produzione industriale, dall’aumento della domanda di aria condizionata, dall’accelerazione dell’elettrificazione, soprattutto nel settore dei trasporti, e dalla rapida espansione dei data center.
Per Keisuke Sadamori, direttore dei mercati energetici e della sicurezza dell’IEA “L’accelerazione della domanda globale di elettricità evidenzia i cambiamenti significativi in atto nei sistemi energetici in tutto il mondo e l’avvicinarsi di una nuova era dell’elettricità. Ma presenta anche sfide in continua evoluzione per i governi nel garantire una fornitura di elettricità sicura, conveniente e sostenibile”.
Cina ed economie emergenti
La maggior parte della domanda aggiuntiva nei prossimi tre anni proverrà dalle economie emergenti e in via di sviluppo, che rappresentano l’85% della crescita della domanda.
La tendenza è più pronunciata in Cina, dove la domanda di elettricità dal 2020 è cresciuta più rapidamente dell’economia complessiva. Il consumo di elettricità in Cina è aumentato del 7% nel 2024 e si prevede che crescerà in media di circa il 6% fino al 2027.
A far crescere la domanda di elettricità in Cina è stato il settore industriale grazie alla produzione di pannelli solari, batterie, veicoli elettrici e materiali associati. Ulteriori fattori che hanno contribuito alla domanda di elettricità sono stati: l’aria condizionata, i data center e le reti 5G.
Prevista una forte crescita negli Stati Uniti, modesta in Europa
Negli Stati Uniti, si prevede che un forte aumento della domanda di elettricità aggiungerà l’equivalente dell’attuale consumo di energia della California al totale nazionale nei prossimi tre anni.
In Europa, invece, la crescita della domanda di elettricità dovrebbe essere più modesta, tornando ai livelli del 2021 solo entro il 2027, dopo i grandi cali del 2022 e del 2023 innescati dalla crisi energetica.
“Mentre le economie emergenti e in via di sviluppo sono destinate a guidare la maggior parte della crescita della domanda globale di elettricità nei prossimi anni, si prevede che anche i consumi aumenteranno in molte economie avanzate dopo un periodo di relativa stagnazione. I decisori politici devono prestare molta attenzione a queste dinamiche mutevoli, che saranno affrontate al Summit internazionale sul futuro della sicurezza energetica che l’IEA ospiterà con il governo del Regno Unito a Londra ad aprile”, ha aggiunto Sadamori.
Il fotovoltaico coprirà metà della nuova domanda
Il nuovo rapporto prevede che la generazione da solare fotovoltaico soddisferà circa la metà della crescita della domanda globale di elettricità fino al 2027, supportata da continue riduzioni dei costi e dal sostegno politico.
La generazione di elettricità da solare fotovoltaico ha superato quella da carbone nell’Unione Europea nel 2024, con una quota solare nel mix energetico superiore al 10%.
“La forte tendenza alla crescita del solare fotovoltaico è accompagnata dalla continua espansione della generazione eolica, che si prevede soddisferà circa un terzo della domanda elettrica globale aggiuntiva nel 2025-2027”, si legge nel report.
Garantire maggiore resilienza dei sistemi elettrici
Il rapporto esamina alcune delle principali tensioni affrontate dai sistemi elettrici nel 2024, tra cui tempeste invernali negli Stati Uniti, uragani nell’Atlantico, blackout causati da condizioni meteorologiche estreme in Brasile e Australia e siccità che hanno ridotto l’energia idroelettrica in Ecuador, Colombia e Messico.
Questi eventi evidenziano l’importanza di garantire una maggiore resilienza dei sistemi elettrici, osserva il rapporto.