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Italia, Germania, Austria, Algeria e Tunisia rafforzano la cooperazione sull’opera che connette i due Continenti

Italia, Germania, Austria, Algeria e Tunisia hanno firmato a Roma, nel corso della prima Riunione Pentaministeriale a Villa Madama, una dichiarazione comune d’intenti sul Corridoio Meridionale dell’idrogeno.

Cosa prevede l’accordo

I Paesi hanno dichiarato l’intenzione di proseguire i lavori per lo sviluppo del “SouthH2 Corridor”. Il progetto infrastrutturale che prevede il trasporto di idrogeno rinnovabile per oltre 3.300 chilometri dal Nord Africa all’Italia, all’Austria e alla Germania.

Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, hanno presieduto i lavori della Ministeriale.

“L’Italia lavora agli obiettivi di decarbonizzazione ed indipendenza energetica in modo concreto e pragmatico, perseguendo un mix energetico in cui siano adeguatamente sviluppate fonti rinnovabili, idrogeno ed energia nucleare. Lo scorso 5 novembre abbiamo ospitato alla Farnesina la prima riunione del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione, in partenariato con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, ed oggi aggiungiamo un ulteriore tassello alla nostra strategia energetica con lo sviluppo del corridoio Meridionale dell’Idrogeno, che rafforzerà ulteriormente il ruolo del nostro Paese quale “hub” europeo dell’energia” ha affermato il Vice Presidente Tajani.

Per il Ministro Pichetto “Questa intesa ha grande valore politico e istituzionale, perché ribadisce l’impegno nella cooperazione, volto alla realizzazione di un’opera decisiva per il futuro energetico di entrambi i Continenti. L’Italia è pronta con i propri ‘player’ ad essere centrale anche nel settore dell’idrogeno, vettore proiettato al futuro rinnovabile e sostenibile”.

Il confronto tra le imprese

Alla Ministeriale è seguito un Forum imprenditoriale, aperto dai Ministri Tajani e Pichetto, che ha messo a confronto imprese dei paesi firmatari della dichiarazione che sono presenti o in prospettiva interessate alla filiera dell’idrogeno, anche alla luce del partenariato strategico tra Europa e Africa.

Il Forum, distinto in due sessioni moderate dal Vice Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del MAECI Fabrizio Lobasso e dal Capo Dipartimento Energia del MASE, Federico Boschi, ha permesso di avere una panoramica sul “SouthH2”, riconosciuto dall’Unione Europea come Progetto di Interesse Comune (PCI), così come sulle opportunità create dalla nuova infrastruttura per le imprese della filiera.

L’evento ha radunato circa 130 partecipanti fra delegazioni istituzionali e settore industriale provenienti dai vari Paesi coinvolti.

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Chi ha partecipato alla Riunione Pentaministeriale

Alla Riunione Pentaministeriale vi hanno preso parte il Ministro algerino dell’energia, delle miniere e delle energie rinnovabili, Mohamed Arkab, il Segretario di Stato del Ministero federale tedesco per gli affari economici e l’azione climatica, Philipp Nimmermann, il Direttore Generale della Direzione Clima ed Energia del Ministero Federale austriaco per la protezione del clima, ambiente, energia, mobilità, innovazione e tecnologia, Jürgen Schneider, il Segretario di Stato del Consiglio Federale svizzero per l’energia, Benoît Revaz, l’Ambasciatore della Repubblica di Tunisia a Roma, Mourad Bourehla, a nome della Ministra dell’Industria, delle Miniere e dell’Energia, Fatma Thabet Chiboub, e il Direttore Generale Energia della Commissione Europea, Ditte Juul Jørgensen.

Il Ministro Pichetto ha dichiarato: “Questa intesa ha grande valore politico e istituzionale, perché ribadisce l’impegno nella cooperazione, volto alla realizzazione di un’opera decisiva per il futuro energetico di entrambi i Continenti. L’Italia è pronta con i propri ‘player’ ad essere centrale anche nel settore dell’idrogeno, vettore proiettato al futuro rinnovabile e sostenibile”.

Fonte: MASE
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