Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano un passo decisivo verso una transizione energetica in una prospettiva di ecologia integrale
Il
documento sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, che è stato elaborato dal Tavolo tecnico della Conferenza episcopale italiana, è stato presentato il 22 Maggio presso la sede della
CEI di Circonvallazione Aurelia 50 a Roma.
Alla presentazione istituzionale del Vademecum erano presenti il Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’Ing. Paolo Arrigoni, Presidente del Gestore dei Servizi Energetici, e l’Avv. Vinicio Mosè Vigilante, Amministratore Delegato del GSE.
Settanta pagine per rispondere a tutti i quesiti normativi
“L’approfondimento sul tema delle Comunità energetiche – scrive la Cei in una nota – a partire dalle motivazioni che hanno portato la chiesa ad occuparsene all’interno della più ampia riflessione sulla cura del Creato ispirata dall’Enciclica Laudato Si’, si affianca alla presentazione del quadro normativo, dei possibili modelli organizzativi e dell’iter che porta concretamente alla creazione di una Cer”.
Il testo, in 72 pagine, oltre a fornire una panoramica generale e a consigliare strumenti e metodologie utili adatte alle realtà ecclesiastiche locali e agli enti religiosi, propone una road map per la costituzione di una CER.
L’Enciclica Laudato Si’ ha acceso un faro sulla responsabilità della Chiesa nella cura del Creato. “Non può esistere un autentico sviluppo economico senza garantirne la sostenibilità nel lungo periodo, inclusa la dimensione ambientale. Al contempo, le preoccupazioni ambientali non possono e non devono tradursi in una nuova forma di marginalizzazione dei poveri e degli ultimi”, ha affermato il Card. Zuppi, sottolineando che, “come uomini e cristiani, siamo chiamati ad amministrare in maniera responsabile i beni del Creato”.