
- 16/03/2024
- Simone Martino
La Commissione europea ha approvato un piano di aiuti di stato predisposti dal Governo italiano, del valore di 1,1 miliardi di euro
La cifra sarà impiegata per gli investimenti nella produzione di apparecchiature necessarie per la transizione verso un ‘economia a zero emissioni. La misura sarà parzialmente finanziata dal Pnrr e sarà erogata attraverso sovvenzioni dirette e sarà concessa entro il 31 dicembre 2025.
Il via libero europeo è stato concesso in virtù del “Quadro temporaneo di crisi e transizione” adottato nel 2023, che punta a garantire che i settori considerati cruciali per i cambiamenti necessari al fine di accelerare l’addio ai combustibili fossili non manchino risorse adeguate.
Grazie a tale quadro, gli stati membri possono, fino al 31 dicembre 2025, adottare programmi “semplici ed efficaci limitando il sostegno a una data percentuale di costi di investimento”.
L‘importo massimo dell’aiuto per beneficiario sarà di 150 milioni di euro, che può aumentare fino a 200 milioni di euro per i beneficiari situati in regioni ammissibili agli aiuti delle aree “C” dell’articolo 107 del TFUE, e a 350 milioni di euro per i beneficiari situati in regioni ammissibili delle cosiddette aree “A”.
Le aree “C” comprendono gli aiuti di stato compatibili con il mercato interno perché destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse.
Le aree “A” riguardano, invece, gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione.
Inoltre, “in casi eccezionali e ferma restando la presenza di determinate garanzie, gli stati membri possono elargire un sostegno superiore a singole imprese in presenza di un rischio reale di dirottamento degli investimenti al di fuori dell’Europa”.
Le imprese che possono beneficiare della misura sono le aziende che producono attrezzature pertinenti, ossia: batterie, pompe di calore, pannelli solari, turbine eoliche, elettrolizzatori, strumenti per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio del biossido di carbonio, nonché componenti essenziali progettati e principalmente utilizzati come fattori di produzione diretti per la fabbricazione di tali attrezzature o le relative materie prime essenziali a loro volta necessarie per la loro fabbricazione.
Fonte: Commissione Europea