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L’industria dei materiali da costruzione sta attraversando una fase di cambiamenti epocali per far fronte alle urgenti sfide ambientali e sociali

I notevoli progressi in ambito tecnologico e tecnico si susseguono rapidamente e richiedono una formazione tecnica conseguente che diventa requisito essenziale per una corretta comprensione di fenomeni rilevanti e complessi, in particolare per il settore cemento e calcestruzzo.

L’industria del cemento e calcestruzzo è attenta agli sviluppi tecnologici inerenti tali prodotti e ai relativi processi produttivi e costruttivi, contribuisce anche alla formalizzazione del know-how tecnico innovativo, grazie alla ricchezza di pubblicazioni scientifiche e alle attività brevettuali.

Il contributo degli esperti del settore allo sviluppo della normativa di prodotto ha consentito di superare le modalità regolamentari tradizionali, basate sulla sola applicazione della legislazione nazionale, per abbracciare una visione europea di maggiore armonizzazione con con-seguente consolidamento del mercato unico europeo.

Molti sviluppi tecnici e tecnologici dell’ industria del cemento e del calcestruzzo, in particolare per i materiali, si sono ispirati alla natura, cercando di imitarne i percorsi circolari. Forte è l’impegno profuso dall’industria di settore nella ricerca di soluzioni tecnologiche che consentano la massimizzazione delle pratiche di circolarità in ambito materiali (es. incremento della pro-porzione di materiali di riciclo in so-stituzione di materie prime naturali per la produzione di cemento) o energia (es. incremento della proporzione di energie rinnovabili e/o combustibili alternativi a quelli fos-sili).

Si tenderà a trasformare ogni rifiuto in sottoprodotto allorché se ne identifichi un uso idoneo e sostenibile, tecnicamente fattibile. Il calcestruzzo è il materiale da costruzione più ampiamente diffuso e ciò facilita la ricerca di continui miglioramenti prestazionali e comporta il loro grande impatto. Nel settore edilizio dal punto di vista ambientale conta ovviamente l’impatto complessivo dell’opera, per cui materiali diversi potranno ottenere risultati ottimali in contesti diversi, ma altrettanto importante è lo sviluppo tecnico e tecnologico dell’ interazione dei materiali o addirittura della loro miscelazione.

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La conoscenza delle caratteristiche tecniche dei materiali in relazione all’uso strutturale previsto e alla loro interazione risulta pertanto prerequisito essenziale alla sostenibilità. Importante è la ricerca di nuove possibilità applicative che possano valorizzare i materiali disponibili e quella volta ad ottenere ma-teriali innovativi, in un’ottica di circolarità. L’attenzione dell’industria, in particolare quella del cemento, è volta a valutare attentamente ed in modo affidabile l’impronta di carbonio nell’ intero ciclo di vita dei prodotti da costruzione, per facilitare il percorso circolare al suo interno.

La riduzione dell’ impronta di carbonio rappresenta un percorso oneroso in cui l’industria cementiera si è fortemente impegnata ritenendolo essenziale in una visione prospettica. Infatti, l’attenzione della comunità scientifica e dell’opinione pubblica sui temi ambientali, ed in particolare per gli aspetti relativi al carbonio atmosferico, è tale da poter avviare a rapida obsolescenza quei materiali ritenuti ambientalmente o socialmente incompatibili e normative come la CBAM accelereranno tale processo.

Temi oggetto di ricerca nella comunità scientifica relativamente ai materiali da costruzione a base cementizia: 1) studio delle proprietà dei materiali di riciclo/secondari, come costituenti di cemento/calcestruzzo, in particolare per gli aspetti inerenti le proprietà meccaniche, durabilità ed ambientali; 2) studio di processi produttivi e composizione di cementi/calcestruzzi, finalizzati a ridurre l’impronta di carbonio; 3) studio di materiali ad elevate prestazioni finalizzato a ridurre le risorse necessarie per la struttura; 4) introduzione della digitalizzazione in supporto alle varie fasi del ciclo di vita della struttura (es. calcestruzzo intelligente; intelligenza artificiale; BIM – building information modelling etc.).

Fonte: Airi – Position Paper “Nuove competenze della ricerca e innovazione industriale per l’economia circolare”

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