
- 05/07/2025
- Simone Martino
La Commissione europea ha avviato diverse iniziative per accelerare la transizione dell’UE verso un’economia circolare e preparare il terreno per la legge sull’economia circolare, prevista per il 2026
Le imprese manifatturiere dell’UE spendono in genere più del doppio per i materiali rispetto al lavoro o all’energia. Molte imprese dell’UE dipendono anche dalle importazioni di materiali critici da paesi terzi, il che le rende vulnerabili alla volatilità dei prezzi e alle carenze di approvvigionamento.
L’importanza dell’economia circolare
Pratiche circolari che promuovono l’efficienza delle risorse, la progettazione e il riciclaggio possono ridurre questi rischi riducendo al contempo i costi. Inoltre, le soluzioni circolari sono fondamentali per conseguire la neutralità climatica entro il 2050, in quanto possono conseguire il 20-25 % delle necessarie riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra.
L’economia circolare, dunque, migliora la competitività e la crescita economica promuovendo il riutilizzo, il riciclaggio e la rifabbricazione dei materiali. Il prossimo atto sosterrà gli obiettivi dell’UE nell’ambito della bussola per la competitività e del patto per l’industria pulita di raddoppiare la quota di materiale riciclato nell’economia dell’UE e diventare un leader mondiale nell’economia circolare entro il 2030.
Le iniziative adottate
Le iniziative adottate comprendono le norme sulle spedizioni di rifiuti e una valutazione della legislazione sui rifiuti elettronici. Inoltre, nei prossimi giorni saranno pubblicate nuove norme per migliorare l’efficienza di riciclaggio e il recupero dei materiali dai rifiuti di batterie.
Queste nuove azioni riguardano diverse dimensioni dell’economia circolare e contribuiranno a promuovere la transizione e a rafforzare l’attuazione della legislazione esistente.
Digitalizzazione e classificazione delle spedizioni di rifiuti
La Commissione attuerà un sistema digitale di spedizione dei rifiuti. Ciò consentirà alle imprese di passare dalle procedure cartacee a quelle digitali per la spedizione dei rifiuti in tutto il mercato unico dell’UE, riducendo gli oneri amministrativi e contribuendo alla competitività.
Ciò semplificherà le spedizioni transfrontaliere di rifiuti all’interno dell’UE, proteggendo nel contempo la salute umana e l’ambiente. Dal 21 maggio 2026 i sistemi digitali sostituiranno completamente le procedure cartacee, semplificando le operazioni, migliorando la tracciabilità e frenando le spedizioni illegali. Digitalizzando tali procedure, i rifiuti saranno riciclati negli impianti più efficienti di tutti gli Stati membri.
Parallelamente, la Commissione ha avviato una consultazione pubblica sull’armonizzazione della classificazione di determinati tipi di rifiuti (i cosiddetti rifiuti “elencati in verde”) per facilitarne le spedizioni transfrontaliere. La consultazione è accessibile attraverso il portale “Di’ la tua” fino al 31 ottobre 2025.
Valutazione della direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
La Commissione ha pubblicato una valutazione della direttiva sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
I RAEE sono fondamentali per affrontare le crescenti sfide nella gestione dei rifiuti elettronici e per allineare meglio le norme dell’UE agli obiettivi di un’economia circolare competitiva. Sono state individuate lacune fondamentali, come il fatto che quasi il 50% di tutti i rifiuti elettronici non viene raccolto e che il riciclaggio non raggiunge gli obiettivi di raccolta negli Stati membri dell’UE.
I rifiuti elettronici sono uno dei flussi di rifiuti in più rapida crescita in Europa, con un aumento di circa il 2% all’anno. C’è molto potenziale per utilizzare meglio i rifiuti elettronici, ad esempio recuperando e riciclando materie prime critiche e rafforzando l’economia circolare.
La valutazione evidenzia inoltre la necessità di un nuovo approccio per migliorare la raccolta, il trattamento e gli incentivi di mercato e contribuirà a preparare la proposta della Commissione di rivedere la direttiva RAEE. Tale revisione costituirà una componente centrale della futura legge sull’economia circolare.