
- 03/09/2024
- Luca Martino
Pubblicato in G.U. il testo dei CAM per la progettazione e l’esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali
Con l’introduzione di questi nuovi criteri, l’Italia si posiziona all’avanguardia nel settore delle costruzioni sostenibili, promuovendo pratiche che ridurranno l’impatto ambientale e miglioreranno la qualità della vita urbana e delle sue infrastrutture.
Dal 21 dicembre 2024, data di entrata in vigore del decreto, l’affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali dovrà, dunque, rispettare i nuovi Criteri Ambientali Minimi.
Cosa sono i CAM
I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono i requisiti ambientali definiti per le varie fasi del processo di acquisto, volti a individuare la soluzione progettuale, il prodotto o il servizio migliore sotto il profilo ambientale lungo il ciclo di vita.
I CAM sono definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della pubblica amministrazione e sono adottati con Decreto del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica.
La loro applicazione sistematica ed omogenea consente di diffondere le tecnologie ambientali e i prodotti ambientalmente preferibili e produce un effetto leva sul mercato, inducendo gli operatori economici meno virtuosi ad adeguarsi alle nuove richieste della pubblica amministrazione.
In Italia, l’efficacia dei CAM è stata assicurata grazie all’art. 18 della L. 221/2015 e, successivamente, all’art. 34 recante “Criteri di sostenibilità energetica e ambientale” del D.Lgs. 50/2016 “Codice degli appalti” (modificato dal D.Lgs 56/2017), che ne hanno reso obbligatoria l’applicazione da parte di tutte le stazioni appaltanti.
Tale dettato normativo è stato confermato anche nell’ultimo Codice, con l’articolo 57 comma 2 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, che prevede l’obbligo di applicazione, per l’intero valore dell’importo della gara, delle “specifiche tecniche” e delle “clausole contrattuali”, contenute nei criteri ambientali minimi (CAM).”
L’importanza dei CAM per l’economia circolare
I nuovi Criteri Ambientali Minimi rappresentano un elemento chiave per il raggiungimento degli obiettivi della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare e rafforzano la competitività delle imprese italiane in un mercato sempre più orientato agli obiettivi del Green Deal europeo.
I nuovi CAM non solo delineano un quadro normativo avanzato per la progettazione e realizzazione di infrastrutture più sostenibili, ma fungono anche da punto di riferimento per la verifica del rispetto del principio “Do No Significant Harm” (DNSH) all’interno dei progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Parallelamente, è stato adottato anche un altro decreto significativo, datato 5 agosto 2024, che modifica il Decreto n. 256 del 23 giugno 2022, relativo ai Criteri ambientali minimi per l’affidamento di servizi di progettazione e lavori per interventi edilizi.
Questo nuovo decreto apporta una modifica importante alla percentuale obbligatoria di contenuto di materia recuperata, riciclata e sottoprodotti nei materiali isolanti termici e acustici in vetro cellulare, riducendo la soglia minima dal 60% al 50%. Questa revisione è il risultato di un attento lavoro di studio, analisi e aggiornamento da parte del Ministero, in collaborazione con le associazioni di categoria interessate.
Ambito di applicazione
I CAM si applicano a tutti i contratti di appalto e alle concessioni per lavori e servizi di progettazione di infrastrutture, che comprendono costruzione, manutenzione e adeguamento.
Questo obbligo garantisce che la politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi sia incisiva non solo nell’obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, ma nell’obiettivo di promuovere modelli di produzione e consumo più sostenibili, “circolari” e nel diffondere l’occupazione “verde”.
I criteri permettono una certa flessibilità in casi specifici, come condizioni di sito particolari o vincoli esistenti che impediscono l’applicazione integrale delle norme.
Inoltre, laddove normative tecniche di settore presentino conflitti con i CAM, i progettisti sono tenuti a fornire motivazioni dettagliate per la non applicabilità o l’applicazione parziale dei criteri.
Oltre alla valorizzazione della qualità ambientale e al rispetto dei criteri sociali, l’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi risponde anche all’esigenza della Pubblica amministrazione di razionalizzare i propri consumi, riducendone ove possibile la spesa.