Condividi questo articolo

Svolta per la Net-Zero Banking Alliance sulla mitigazione del cambiamento climatico, eliminato l’obbligo dell’Accordo di Parigi di 1,5 °C

I membri hanno, infatti, approvato a larga maggioranza ladozione di modifiche proposte al quadro NZBA, concludendo una revisione strategica che era in corso da un anno. 

L’addio agli accordi di Parigi

La novità principale del nuovo quadro, riguarda l’eliminazione dell’obbligo di allineamento per le banche delle proprie attività di finanziamento e mercato dei capitali all’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.

L’approvazione delle modifiche è stata annunciata come “una nuova fase”, un modo per concentrarsi maggiormente sul “sostegno alla decarbonizzazione dell’economia reale” e per “rafforzare il supporto alle banche” nella strada verso la transizione.

La decisione è arrivata dopo l’uscita dall’alleanza di numerosi istituti, in particolare statunitensi e canadesi. Dall’Alleanza banche clima, infatti, si sono via via sfilati alcuni pesi massimi come BlackRock, Goldman Sachs Group, Wells Fargo & Co., Citigroup e altri big.

“Siamo a metà del decennio critico per l’azione sul clima e abbiamo bisogno che tutti i settori, compresi quelli bancari e finanziari, si impegnino a spostare l’ago sulla riduzione delle emissioni”, ha dichiarato Shargiil Bashir, presidente e amministratore delegato della sostenibilità e vicepresidente esecutivo di First Abu Dhabi Bank. “In qualità di maggiore iniziativa globale specificamente focalizzata sul sostegno all’azione di mitigazione del clima da parte delle banche, NZBA è in una posizione unica per fornire un supporto pratico alle banche che navigano nella transizione netta zero. Accolgo con favore la decisione dei membri di far progredire la NZBA nel suo nuovo capitolo”.

Leggi anche: UNGCN Italia: CEO italiani impegnati a guidare la trasformazione sostenibile

Le nuove disposizioni adottate 

Negli ultimi anni, il panorama esterno per le banche è cambiato rapidamente. Le modifiche adottate dalla NZBA sono una risposta a questa nuova realtà. Nello specifico, esse:

  • Riconoscono che molti membri sono soggetti a nuovi e significativi obblighi di reporting climatico esterno, continuando al contempo a fornire un punto di riferimento globale, linee guida e raccomandazioni per le banche in giurisdizioni con e senza normative climatiche pertinenti.
  • Riconoscono una gamma più ampia di percorsi per raggiungere zero emissioni nette in linea con gli obiettivi di temperatura dell’Accordo di Parigi per limitare l’aumento della temperatura globale ben al di sotto di 2 °C e puntare a 1,5 °C. Questo riconoscimento aumenta la flessibilità per le banche con esposizioni a una varietà di mercati e settori nella gestione degli obiettivi e nella transizione all’interno del proprio bilancio, pur includendo i percorsi per raggiungere zero emissioni nette entro il 2050, con un minimo/nessun superamento di 1,5 °C, che molte banche membri già utilizzano e che rimangono il punto di riferimento.
  • Ribadiscono la responsabilità finale dei membri nei confronti di azionisti, investitori, supervisori, autorità di regolamentazione e società.

Le modifiche approvate dai membri spingeranno la NZBA verso la fase successiva, supportando le banche associate nel progredire verso le proprie strategie individuali in materia di clima.

Ciò include una rinnovata attenzione al coinvolgimento settoriale per supportare le banche associate nel rafforzare le relazioni con i clienti e affrontare i vincoli alla crescita verde, collaborando con i loro clienti per promuovere politiche che stimolino i mercati e sblocchino opportunità di investimento.

Condividi questo articolo