
- 30/06/2025
- Simone Martino
Secondo Transport&Environment le nuove norme UE sugli aiuti di Stato rappresentano una battuta d’arresto per l’industria europea delle tecnologie pulite e delle batterie
Per William Todts, direttore esecutivo di T&E “L’UE ha perso una grande opportunità di creare un bazooka per le tecnologie pulite, con aiuti semplici, prevedibili e finanziabili per la produzione in Europa. La svolta di cui l’industria europea delle batterie ha bisogno sono aiuti alla produzione in stile IRA, legati a criteri di resilienza, come promesso da Ursula von der Leyen nel piano d’azione per l’auto”.
Perché le nuove norme non rappresentano una soluzione adeguata
Le nuove norme (note come CISAF) consentono ai governi di acquisire partecipazioni azionarie nelle aziende di tecnologie pulite, agevolano gli aiuti ai progetti valutati dal Fondo per l’innovazione dell’UE e suggeriscono che gli aiuti per gli investimenti esteri nel settore automobilistico saranno subordinati alla proprietà intellettuale e al trasferimento di competenze.
Tuttavia, T&E ha affermato che questa non è una soluzione adeguata alla mancanza di competitività del settore manifatturiero delle tecnologie pulite dell’UE. Il CISAF rimane basato su procedure di aiuti complesse, specifiche per ogni progetto e poco trasparenti.
Le norme mantengono il divieto di aiuti alla produzione – sussidi per ogni unità effettivamente prodotta – nonostante gli Stati Uniti abbiano utilizzato aiuti simili per costruire con successo un’industria delle batterie da zero e superare quella europea.
Il pericolo che gli aiuti potrebbero costituire nell’adozione dell’idrogeno green
Le nuove norme, ha affermato T&E, consentono aiuti di Stato per tipi di idrogeno che sono in contrasto con l’ambizione climatica dell’UE. Questo significa che gli Stati membri potranno sostenere progetti che producono idrogeno da gas fossile.
Ciò rischia di prolungare il finanziamento dell’industria dei combustibili fossili a scapito di una reale decarbonizzazione e di ostacolare l’adozione dell’idrogeno verde necessario per i carburanti per l’aviazione e il trasporto marittimo.
Fondi disponibili ma l’intervento potrebbe risultare tardivo
T&E ha affermato che la Commissione ha ancora la possibilità di progettare efficaci regimi di sostegno a livello UE nell’ambito degli 1,8 miliardi di euro ancora stanziati per le batterie nell’ambito del Fondo per l’innovazione nel corso del 2025, o nel Fondo per la competitività nel prossimo bilancio dell’UE.
Tuttavia, il nuovo ciclo di finanziamento inizierà solo nel 2028, quando non è chiaro se ci saranno ancora molti operatori europei del settore delle tecnologie pulite da sostenere.