

Da ieri è di nuovo possibile per i concessionari prenotare sulla piattaforma ufficiale del Mimit gli incentivi destinati all’acquisto di ciclomotori e motocicli elettrici o ibridi nuovi di fabbrica
La legge di bilancio 2021 aveva introdotto, per l’incentivo all’acquisto di ciclomotori e motocicli, uno stanziamento complessivo di 150 milioni di euro, pari a 20 milioni per ciascun anno dal 2021 al 2023 e 30 milioni per ciascuno degli anni dal 2024 al 2026.
In questo momento, nel sito dedicato, per la categoria L risulta una disponibilità di circa 27,4 milioni di euro.
A quanto ammonta l’importo dell’Ecobonus?
Il contributo, rivolto a coloro che acquistano un veicolo elettrico o ibrido nuovo di fabbrica delle categorie L1e, L2e, L3e, L4e, L5e, L6e, L7e, verrà calcolato sulla percentuale del prezzo di acquisto.
Per i veicoli elettrici, il contributo può arrivare fino al 30% del prezzo di acquisto, con un massimo di 3.000 euro, che sale a 4.000 euro in caso di rottamazione di un veicolo di categoria da Euro 0 a Euro 3.
Per i veicoli non elettrici con emissioni comprese tra 21 e 120 g/km di CO2, il contributo è pari al 20% del prezzo d’acquisto fino a un massimo di 2.500 euro in caso di rottamazione.
Come si accede all’incentivo
Per accedere agli incentivi, i concessionari si devono registrare sulla piattaforma ecobonus.mise.gov.it e prenotare i contributi secondo le procedure indicate. La misura resterà attiva fino all’esaurimento delle risorse disponibili o comunque non oltre il 31 dicembre 2025.
Per richiedere informazioni, gli acquirenti possono rivolgersi direttamente a un rivenditore, che si occuperà anche della gestione della pratica. Per i rivenditori invece sono disponibili canali dedicati.
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Quali risultati ci si aspetta?
Gli analisti del settore prevedono che questa nuova tranche della misura avrà un impatto significativo sul mercato, con un possibile incremento delle vendite di motocicli elettrici stimato intorno al 15-20% rispetto all’anno precedente.
Le associazioni di categoria hanno accolto con favore il provvedimento, ma hanno sottolineato la necessità di una programmazione più strutturata e di lungo periodo degli incentivi, per consentire alle aziende una pianificazione più efficace degli investimenti.