- 28/05/2025
- Redazione
- 0
Fino a 3 milioni di famiglie con redditi bassi o modesti nei cinque paesi più grandi d’Europa (Germania, Spagna, Francia, Italia e Polonia) potrebbero passare alle auto elettriche entro il 2032 grazie al leasing sociale
E’ quanto emerge da un’analisi di T&E basata sui dati dell’Höko-istitut. Questo schema, che consente di ottenere un noleggio agevolato di veicoli elettrici a prezzi accessibili inferiori a 25.000 € (da € 130 e fino a € 215 al mese), già esiste in Francia e potrebbe essere attuato da altri paesi dell’UE.
Secondo Marie Chéron, specialista in e-mobility presso T&E, “Per liberare le famiglie dalla dipendenza dalle auto a combustibili fossili e dall’aumento continuo dei costi, serve un aiuto concreto per passare alle auto elettriche. Le auto elettriche hanno dei costi inaccessibili anche per chi ha un reddito medio, mentre gli incentivi spesso finiscono nelle mani di chi non ne ha bisogno”.

Piani climatici sociali: un’opportunità per gli Stati membri di finanziare il leasing sociale dal 2026
Al fine di finanziare il social leasing, secondo T&E gli Stati membri dell’UE potrebbero includere tale misura nei loro Piani sociali per il clima. Secondo l’analisi di T&E, potrebbero essere disponibili, nei cinque paesi studiati, fino a 16 miliardi di euro per sostenere il leasing sociale entro il 2032.
Tuttavia, nel 2026 – il primo anno del Fondo climatico sociale – l’importo disponibile è limitato a 4 miliardi di euro e potrebbe essere ancora inferiore. Questo importo può essere integrato, col fine di erogare quanto prima misure di mitigazione per le fasce vulnerabili della popolazione. A tale scopo T&E suggerisce di anticipare e rendere disponibili parte dei ricavi dell’Ets2 già nel 2025 e 2026, consentendo agli Stati membri di ottenere prestiti garantiti dalle entrate future previste da questo sistema di scambio di quote.
Ciò è giustificato dalla necessità di implementare diverse misure come il leasing sociale prima dell’impatto del mercato del carbonio sui prezzi dei carburante stradali nel 2027.
20 milioni di persone con a basso e medio reddito si affidano alle auto a combustione
Secondo T&E nei cinque più grandi paesi dell’UE, che rappresentano il 65% della popolazione dell’UE, circa 20 milioni di individui i trovano in una condizione di vulnerabilità legata ai trasporti.
Le persone sono vulnerabili all’aumento dei costi del carburante. Hanno bisogno di un veicolo per spostarsi, ma il prezzo del carburante sta mettendo a dura prova i loro budget. Inoltre, qualsiasi prezzo futuro aumento, collegato ad esempio ai prezzi del carbonio, potrebbe peggiorare la situazione.

Aumento della domanda di veicoli elettrici
Gli schemi di leasing sociale dovrebbero essere progettati a livello nazionale per essere adattati alle circostanze locali. Per definire i beneficiari, i paesi dovrebbero tenere conto di diversi criteri: proprietà dell’auto, reddito e luogo di residenza.
Supponendo un periodo di leasing di sei anni, T&E stima che, tra 1,5 e 3 milioni di famiglie nei cinque paesi studiati, potrebbero beneficiare del leasing sociale, a seconda del livello dei sussidi disponibili. In questo modo sarebbe coperto fino al 27% delle famiglie a basso e medio reddito nelle aree rurali che dipendono dalle auto a combustione.
Ciò creerebbe, inoltre, un aumento della domanda di veicoli elettrici equivalente al 12% di tutte le auto elettriche sulle strade nel 2032, favorendo i produttori europei se i governi privilegeranno i veicoli prodotti in Europa.
Creare una “piattaforma EV economica” a livello dell’UE
Secondo T&E, l’Ue dovrebbe aiutare gli Stati membri a unirsi per ottenere le migliori offerte possibili dai costruttori di auto per i programmi di social leasing.
Nell’ambito delle prossime linee guida sul leasing sociale (annunciato nell’accordo industriale pulito), la Commissione UE dovrebbe creare una “piattaforma EV economica”. Tale piattaforma consisterebbe in uno sportello unico che mette insieme domanda e offerta per il social leasing e facilita le trattative con le case automobilistiche.
Infine, il leasing sociale non dovrebbe essere l’unica misura di trasporto attuata dai governi per affrontare la vulnerabilità dei trasporti. Il sostegno pubblico dovrebbe includere anche incentivi per la mobilità attiva (bici), i trasporti pubblici, il car sharing, programmi di rottamazione e il supporto per le infrastrutture di ricarica.












































































































































