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Si chiama “Biolube” ed è l’innovativa piattaforma realizzata da ENEA nel Centro Ricerche Trisaia (Matera) per produrre biolubrificanti e biocarburanti avanzati destinati alla decarbonizzazione di vari settori, tra cui il trasporto aereo.

La presentazione dell’infrastruttura è avvenuta, in occasione dei festeggiamenti per i 60 anni del Centro ENEA Trisaia che rafforza il suo ruolo di polo tecnologico di riferimento per la Basilicata e per tutto il Sud Italia con la presentazione di una nuova facility di ricerca sulla chimica verde, unica nel panorama italiano e tra le più innovative d’Europa.

“A 60 anni dalla sua fondazione, il Centro Ricerche ENEA Trisaia si conferma una realtà scientifica consolidata e di primaria importanza nel Sud Italia. Questa eccellenza della ricerca va però al di là dei suoi confini geografici e contribuisce in modo significativo al progresso scientifico sia a livello nazionale che internazionale”, ha sottolineato il Presidente ENEA Gilberto Dialuce.

Dal 2013 al 2023, il Centro ha focalizzato le sue attività di ricerca, sviluppo, dimostrazione e innovazione su energia, sviluppo economico sostenibile, agroindustria, nuove tecnologie, in particolare nei settori delle biomasse, biocombustibili, solare termico, biotecnologie, trattamento rifiuti e reflui, tecnologia dei materiali e metrologia.

Alla presentazione sono intervenuti i Ministri dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin e degli Affari europei, politiche di coesione e PNRR Raffaele Fitto con un videomessaggio.

Per il Ministro dell’Ambiente Fratin “La transizione verso un’economia sostenibile richiederà progressi fondamentali nella tecnologia, nell’industria, nell’economia e nella società nel suo complesso”.

“La giornata di oggi è un’occasione per tirare una linea di demarcazione e fare una verifica di ciò che si è fatto e, al tempo stesso, guardare al futuro” ha affermato il Ministro per gli Affari europei, politiche di coesione e PNRR, Raffaele Fitto. “Questa linea di demarcazione ci consegna un Centro che ha avuto la capacità di saper cogliere le opportunità, dal punto di vista degli investimenti e dell’utilizzo delle risorse europee, ma anche e soprattutto ha saputo adeguarsi ai nuovi scenari”.

Cosa fa la piattaforma Biolube

Cofinanziata dalla Regione Basilicata, la piattaforma “Biolube” converte oli vegetali attraverso processi di oligomerizzazione, evaporazione a film sottile, idrogenazione e distillazione. “L’unità di oligomerizzazione utilizza un reattore da 300 litri riscaldato a olio diatermico per sintetizzare macromolecole”, ha spiegato Pietro Garzone, coordinatore del gruppo ENEA di progettazione ed esercizio sperimentale dell’infrastruttura.

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“Biolube rappresenta una struttura importante per la transizione verso un’economia decarbonizzata, che ci consentirà di potenziare le attività di ricerca e di sviluppo della nostra Divisione Bioenergie, bioraffinerie e chimica verde nel settore dei biocarburanti e dei biolubrificanti avanzati, prodotti a partire dal trattamento di oli vegetali, inclusi quelli provenienti dalla raccolta differenziata” ha dichiarato il Direttore generale ENEA, Giorgio Graditi.

Le attività della piattaforma consentiranno sia di valutare i rischi ingegneristici e di processo che di produrre quantità significative di biolubrificanti.

“Nei prossimi mesi, inoltre, saremo in grado di avviare una collaborazione con uno dei più importanti player nazionali nel campo della chimica finalizzata alla dimostrazione di un processo di sintesi di biolubrificanti”, ha concluso Graditi.

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