- 29/10/2025
- Redazione
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Entro il 2030 la capacità globale di GNL crescerà del 40%. USA e Qatar guideranno l’espansione, con effetti su prezzi e sicurezza energetica
Una nuova ondata di gas naturale liquefatto (GNL) sta per ridisegnare la mappa dell’energia mondiale. Secondo le Prospettive a medio termine pubblicate dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), entro il 2030 la capacità globale di esportazione di GNL aumenterà di circa 300 miliardi di metri cubi l’anno, un record assoluto nella storia del settore.
A trainare questa crescita saranno soprattutto Stati Uniti e Qatar, protagonisti di una corsa alle infrastrutture di liquefazione che punta a garantire approvvigionamenti più sicuri e stabili dopo gli anni turbolenti seguiti alla guerra in Ucraina. Solo negli USA, spiega l’AIE, sono stati approvati oltre 80 miliardi di metri cubi di nuova capacità annuale in un solo anno, il massimo mai registrato.
Un nuovo equilibrio per i mercati del gas
L’espansione, osserva l’Agenzia, potrebbe alleggerire le tensioni sui mercati e stabilizzare i prezzi dopo un triennio di volatilità e rialzi, pur mantenendo alti i rischi geopolitici e macroeconomici.
“La prossima ondata di GNL offrirà una tregua ai mercati globali del gas”, ha dichiarato Keisuke Sadamori, direttore dei mercati energetici e della sicurezza dell’AIE. “Ma l’incertezza geopolitica e l’instabilità economica globale ci ricordano che non c’è spazio per la compiacenza. La cooperazione internazionale resta cruciale per la sicurezza energetica”.
Dopo lo shock del 2022, causato dal taglio delle forniture russe, il mercato del gas ha iniziato un lento riequilibrio. Tuttavia, i prezzi rimangono sopra la media storica, frenando la domanda soprattutto in Asia, dove il consumo è più sensibile alle oscillazioni dei costi. L’AIE stima che la crescita della domanda globale passerà dal +2,8% nel 2024 a meno dell’1% nel 2025.
Prezzi più bassi e nuova domanda
Con l’arrivo di nuova capacità, l’offerta globale di GNL potrebbe aumentare di 250 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2030, favorendo una discesa dei prezzi e un conseguente rimbalzo della domanda.
Nel suo scenario di base, l’AIE prevede una crescita media della domanda del 1,5% annuo tra il 2024 e il 2030, pari a un incremento complessivo di circa 380 miliardi di metri cubi. L’Asia-Pacifico guiderà l’espansione, assorbendo circa la metà della nuova domanda, seguita dal Medio Oriente, dove paesi come l’Arabia Saudita stanno passando dal petrolio al gas per alimentare i sistemi elettrici.
In uno scenario più ottimistico, con prezzi del GNL in calo, la domanda potrebbe crescere fino all’1,7% l’anno, aggiungendo altri 65 miliardi di metri cubi al consumo globale. Tuttavia, un periodo prolungato di prezzi bassi potrebbe anche ridurre gli investimenti in nuovi progetti, con il rischio di un futuro inasprimento dell’offerta dopo il 2030.
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Un mercato più flessibile e a basse emissioni
Il rapporto dell’AIE evidenzia inoltre un cambiamento strutturale del commercio globale di GNL: entro il 2030 oltre la metà dei contratti sarà priva di vincoli di destinazione, rendendo il mercato più liquido e dinamico.
La transizione energetica resta però al centro delle analisi. L’AIE dedica un focus alle tecnologie di cattura e riduzione della CO₂ nelle filiere del GNL, oltre a esaminare le prospettive per biometano, idrogeno e metano sintetico, risorse considerate strategiche per una decarbonizzazione graduale e sostenibile.



























































































































































































































