- 17/06/2025
- Redazione
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L’analisi di Ember sugli obiettivi energetici nazionali mostra che l’uso del gas nell’UE è destinato a diminuire, mentre aumentano elettrificazione e rinnovabili
La domanda nazionale di gas è destinata a calare del 15% entro il 2030, più del doppio della media europea (-7%).
A pochi giorni dalla discarica del primo cargo Gnl al rigassificatore di Ravenna, un nuovo studio del think tank energetico EMBER conferma quanto detto da altri think tank, e cioè che gli investimenti in nuove infrastrutture gas in Italia rischiano di diventare non profittevoli e un peso per i contribuenti.
Secondo Matteo Leonardi, Direttore e Co-fondatore di ECCO, “Il calo della domanda di gas è stato incisivo in tre maggiori settori. Dal 2021 al 2024 l’industria ha registrato un calo del 17,5% della domanda, il termoelettrico del 19,5% e il settore della distribuzione, domestico e PMI, del 18,3%. La timida ripresa dei consumi (+0,9%) nel 2024 rispetto al 2023 e nei primi mesi del 2025, sono dovuti a elementi congiunturali quali il completamento della dismissione degli impianti a carbone, che hanno sostenuto i consumi nel termoelettrico, e le temperature invernali”.
La domanda di gas continua a diminuire
L’analisi di Ember sui piani energetici nazionali degli Stati membri UE mostra che la domanda di gas nell’Unione passerà da 326 miliardi di metri cubi nel 2023 a 302 miliardi di metri cubi nel 2030, una diminuzione del 7%.

Ciò conferma una tendenza già in atto: tra il 2021 e il 2023, infatti, la domanda di gas è calata del 19%, passando da 404 a 326 miliardi di metri cubi.
Questa tendenza di lungo periodo contrasta con i piani di espandere la capacità di importazione di GNL, che potrebbe crescere nell’UE del 54% entro il 2030. Considerando il calo pianificato del gas entro quella data, questa capacità aggiuntiva rappresenterebbe una significativa sovraccapacità, con il rischio concreto che i nuovi investimenti diventino attivi non recuperabili nel prossimo futuro.
“Gli obiettivi nazionali mandano un segnale forte: l’UE sta abbandonando definitivamente il gas fossile. Questo calo è già in corso e gli obiettivi per il 2030 indicano un’ulteriore forte diminuzione”, ha affermato Tomos Harrison, analista di Ember.
La transizione dell’UE verso l’energia pulita accelera
Oltre al calo previsto della domanda di gas, gli obiettivi nazionali mostrano una continua crescita delle rinnovabili. L’analisi di Ember rivela che gli Stati membri intendono raddoppiare la capacità totale di eolico e solare nei prossimi cinque anni, portando le rinnovabili a coprire il 66% di tutta l’elettricità UE entro il 2030.
“Tutti i fondamentali della domanda del gas dei prossimi anni evidenziano un calo marcato per effetto delle rinnovabili nel settore elettrico, della non competitività del gas nel riscaldamento domestico in aree sempre più vaste del Paese, anche per l’effetto dell’innalzamento della temperatura, dei processi di elettrificazione ed efficienza energetica nei consumi sia domestici che industriali”, ha aggiunto Matteo Leonardi.
Anche la quota di elettricità nella domanda finale di energia dell’UE è in aumento e il tasso di elettrificazione dovrebbe salire dal 23% attuale al 30% nel 2030. Questo si accompagna all’espansione delle tecnologie elettriche, ad esempio nel riscaldamento, dove le pompe di calore stanno sostituendo gli apparecchi alimentati da combustibili fossili. Ciò indica che i Paesi UE puntano a soddisfare i bisogni energetici futuri con più elettricità pulita e meno gas fossile.
“Un’economia elettrificata è la direzione in cui l’UE si sta muovendo in modo deciso e qualsiasi corsa a sovradimensionare infrastrutture gas finirà inevitabilmente in investimenti a perdere. Tutti gli operatori del settore, investitori e decisori politici dovrebbero prenderne nota”, ha aggiunto Tomos Harrison.
La situazione in Italia
Il report analizza i dati dei Piani Nazionali Energia e Clima (PNEC) degli Stati membri UE per fornire una prospettiva sulla domanda di gas e altri indicatori del settore energetico fino al 2030. A maggio si è concluso il più recente ciclo di presentazione degli obiettivi nazionali.
Nel caso dell’Italia si può parlare di una tendenza ancora più marcata rispetto alla media europea. Tra il 2023 e il 2030 la domanda di gas diminuirà del 15%, mentre la quota di energia rinnovabile nella produzione di elettricità aumenterà in modo significativo, passando dal 49% nel 2024 al 69% nel 2030.

Inoltre, l’elettrificazione del sistema energetico italiano crescerà dal 22% nel 2023 al 27% nel 2030.
Qui il report


























































































































































































































