
- 30/09/2025
- Redazione
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Per la prima volta nella storia, l’energia solare ha superato tutte le altre fonti nella produzione elettrica europea
Nel secondo trimestre del 2025, l’energia solare ha raggiunto un traguardo storico nell’Unione Europea: è diventata la principale fonte di elettricità, toccando il 22% della produzione totale nel solo mese di giugno. A rivelarlo sono i dati diffusi da Eurostat, che confermano un trend sempre più marcato verso la transizione energetica.
Nel complesso, il 54% dell’elettricità netta prodotta nei 27 Paesi membri tra aprile e giugno 2025 è derivata da fonti rinnovabili, in crescita rispetto al 52,7% registrato nello stesso periodo del 2024. Un risultato che riflette l’impennata della produzione solare, che da sola ha generato oltre 122 mila gigawattora (GWh) nel trimestre, pari al 19,9% del mix elettrico europeo.
Giugno 2025: il mese del sorpasso solare
Il mese di giugno segna un vero spartiacque: per la prima volta nella storia, il solare ha superato il nucleare, attestandosi come la fonte principale di elettricità nell’UE. Il mix energetico del mese ha visto il solare al 22%, seguito a breve distanza dal nucleare (21,6%), mentre l’eolico si è fermato al 15,8%, l’idroelettrico al 14,1% e il gas naturale al 13,8%.
Cresce la leadership delle rinnovabili
Oltre al solare, anche le altre fonti rinnovabili hanno giocato un ruolo importante. Le rinnovabili hanno coperto oltre la metà della domanda elettrica europea, con il solare in testa (36,8% della quota rinnovabile), seguito dall’eolico (29,5%) e dall’idroelettrico (26%). Più marginali, ma comunque significativi, i contributi dei combustibili rinnovabili (7,3%) e della geotermia (0,4%).
Danimarca in vetta, Slovacchia in coda
A livello nazionale, la Danimarca ha fatto registrare la quota più alta di elettricità rinnovabile nel secondo trimestre, con un impressionante 94,7%, seguita da Lettonia (93,4%), Austria (91,8%), Croazia (89,5%) e Portogallo (85,6%). In coda alla classifica, invece, si trovano Slovacchia (19,9%), Malta (21,2%) e Repubblica Ceca (22,1%), che mostrano ancora una forte dipendenza da fonti non rinnovabili.
Incrementi record in Lussemburgo e Belgio
In 15 dei 27 Paesi UE si è registrato un aumento della quota di rinnovabili rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. I maggiori balzi si sono visti in Lussemburgo, con un +13,5 punti percentuali, e in Belgio, con +9,1 punti, grazie soprattutto al rafforzamento della produzione solare.
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Un futuro sempre più verde
Questi dati confermano che l’Unione Europea sta accelerando nella corsa verso la neutralità climatica. Il sorpasso del solare sul nucleare è più di un dato simbolico: rappresenta un cambiamento strutturale nel modo in cui l’elettricità viene prodotta in Europa. Se il trend continuerà, le energie rinnovabili – e in particolare il solare – sono destinate a giocare un ruolo sempre più centrale nel futuro energetico del continente.