
- 04/10/2025
- Redazione
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Il Consiglio dei Ministri approva la delega per il rilancio del nucleare sostenibile: focus su SMR, AMR e fusione, con il coinvolgimento di Regioni, Province e Comuni
Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva lo schema di disegno di legge che conferisce al Governo la delega per disciplinare l’introduzione del nucleare sostenibile in Italia. Il provvedimento rappresenta un passo strategico verso il rilancio dell’energia nucleare nel contesto della transizione energetica e della neutralità tecnologica promossa dall’Unione Europea.
Il Governo per il nucleare sostenibile: “Scelta di innovazione e responsabilità”
“Con questo provvedimento – ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin – l’Italia si dota di uno strumento fondamentale per guardare al futuro con realismo e ambizione. Vogliamo essere protagonisti delle nuove tecnologie, dagli SMR e AMR fino alla fusione, nel quadro della neutralità tecnologica e della transizione energetica europea. Il nucleare sostenibile è una scelta di innovazione, sicurezza e responsabilità verso i cittadini, imprese e verso l’ambiente.”
Il disegno di legge, già esaminato in via preliminare il 28 febbraio scorso, ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza Unificata. Le Regioni e le Province autonome hanno espresso un parere favorevole a maggioranza, condizionato tuttavia all’intesa sui futuri decreti legislativi attuativi.
L’ANCI, da parte sua, ha richiesto – e ottenuto – il coinvolgimento diretto dei Comuni nelle consultazioni qualora si proceda all’individuazione preventiva delle aree potenzialmente idonee ad ospitare impianti nucleari, insieme alla valutazione di adeguate misure compensative per i territori interessati.
Le misure contenute nella delega
Il cuore della delega consiste nell’adozione di un impianto normativo organico per il nucleare sostenibile, in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione al 2050 e con le esigenze di sicurezza energetica del Paese.
Tra le misure previste figurano:
– l’elaborazione di un Programma nazionale per il nucleare sostenibile,
– l’istituzione di un’Autorità indipendente per la sicurezza nucleare,
– il potenziamento della ricerca scientifica e industriale,
– la formazione di nuove competenze professionali,
– lo svolgimento di campagne di informazione e sensibilizzazione rivolte all’opinione pubblica.
I prossimi passi
I decreti legislativi attuativi della delega dovranno essere adottati entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Con questo atto, l’Italia apre ufficialmente la strada al possibile rientro nella produzione di energia nucleare, puntando su tecnologie di nuova generazione e su un modello condiviso con gli enti territoriali, nel rispetto degli obiettivi ambientali e di sicurezza.