- 28/06/2024
- Simone Martino
- 0
L’autonomia energetica dello Stato della Città del Vaticano sarà garantita dalla realizzazione di un impianto agrivoltaico
Un impianto agrivoltaico ubicato all’interno della zona extraterritoriale di Santa Maria di Galeria, che ospitava le antenne della Radio Vaticana, oggi per la gran parte in disuso perchè le emissioni viaggiano sempre di più su Internet, produrrà “non soltanto l’alimentazione elettrica della stazione radio ma anche il completo sostentamento energetico dello Stato della Città del Vaticano”.
Lo ha deciso Papa Francesco con una lettera apostolica in forma di Motu Proprio dal titolo “Fratello sole”, che concretizza quanto prospettato con l’enciclica “Laudato sì” che nove anni fa ha messo al centro del Magistero la cura della casa comune.
Il Pontefice, dunque, intende rendere indipendente tutto lo Stato della Città del Vaticano dal punto di vista dell’approvvigionamento di energia attraverso la costruzione all’interno della zona extraterritoriale di un nuovo complesso di pannelli solari che dovrà unire la produzione di energia elettrica rinnovabile con le esigenze dei terreni agricoli sottostanti.
L’impianto
Il sistema sarà progettato in modo da consentire l’integrazione fra attività agricola e produzione elettrica, di non compromettere la continuità dell’attività agricola e pastorale adottando soluzioni integrate e innovative con moduli elevati da terra.
Il sistema agrivoltaico sarà dotato di un sistema di monitoraggio che consentirà di verificare l’impatto sulle colture, il risparmio idrico, la produttività agricola, di verificare il recupero della fertilità del suolo, il microclima e la resilienza ai cambiamenti climatici.
Leggi anche: Comunità Energetiche Rinnovabili: la CEI presenta il suo vademecum
L’impegno del Papa per il clima
Com’è noto, già da tempo, il Pontefice aveva sollevato la questione climatica. Nell’enciclica Laudato sì del 2015 invitava la popolazione a modificare le abitudini di vita al fine di limitare l’uso di combustibili fossili per impedire un’aumento dell’inquinamento e ridimensionare il surriscaldamento globale.
Con le stesse intenzioni, il 6 luglio 2022, è stato presentato presso il Segretario Generale dell’Onu uno strumento attraverso cui, la Santa Sede a nome dello Stato della Città del Vaticano, accede alle Convenzioni-Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici con l’obiettivo di contribuire all’impegno globale per la sfida climatica.













































































































































































































