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Il progetto riflAEssi – Ricerca Innovazione e Formazione per l’AgroEcologia: azioni di Supporto per il Sistema Italia – protagonista del side event, in occasione del Primo Congresso Internazionale di Agroecologia del Mediterraneo, in corso ad Agrigento

Sostenere l’agroecologia come approccio strategico per una transizione della nostra agricoltura e dei nostri sistemi alimentari verso modelli più sostenibili, inclusivi e resilienti, sotto il profilo ambientale, sociale ed economico, assicurando però al contempo la sicurezza alimentare e l’accesso a cibo sano, di qualità, a un prezzo equo.

Questo è l’obiettivo del progetto riflAEssi che si inserisce nell’ambito delle attività della Partnership Europea per l’Agroecologia, un’azione transnazionale di ricerca – realizzata nell’ambito del programma quadro Horizon Europe – che sostiene progetti di ricerca e innovazione in agroecologia nei Paesi membri dell’Unione e nei Paesi associati. 

L’obiettivo del progetto 

Il progetto nazionale della durata di quattro anni, è finanziato dal Masaf e coordinato dal CREA, si pone lo scopo ambizioso di costruire una rete nazionale all’insegna di ricerca, innovazione e networking per favorire scambio di conoscenze, sperimentazione sul campo e dialogo tra scienza, società e politica.

Secondo Stefano Canali, Dirigente di Ricerca del CREA “La partecipazione del Masaf alla Partnership Europea per l’Agroecologia, unitamente all’attivazione del progetto riflAEssi, mostrano l’interesse che le Istituzioni del nostro Paese attribuiscono all’agroecologia come approccio per promuovere la trasformazione sostenibile dei sistemi alimentari. Sarà rilevante comprendere come e in che termini tale interesse potrà trovare riscontro nell’ambito della definizione dei contenuti della prossima Politica Agricola Comune (PAC)”.

Al fine di raggiungere  questo risultato il riflAEssi mira a definire un linguaggio comune che faciliti l’adozione dei principi agroecologici; mappare e mettere in rete esperienze virtuose sul territorio, come Living Labs, Gruppi Operativi del PEI-AGRI e distretti biologici e del cibo; potenziare i percorsi formativi accademici, scolastici ed esperienziali sull’agroecologia; promuovere politiche pubbliche basate su evidenze scientifiche e pratiche locali.

Leggi anche: Semplificare la PAC e rafforzare la competitività, la CE presenta pacchetto di misure

I risultati attesi

Sono tre, i principali risultati che si vogliono ottenere con il progetto:

  • una rete multi-attoriale nazionale che, proprio grazie all’azione di riflAEssi, si attiva per discutere e sviluppare visioni e programmi di lavoro utili alla diffusione dell’agroecologia;
  • la realizzazione di un Knowledge Hub dedicato all’agroecologia, uno strumento digitale interattivo di cui gli utenti possono arricchire i contenuti per sviluppare collettivamente e mettere a sistema conoscenze e competenze sull’argomento; 
  • l’attivazione di interfacce efficaci tra ricerca e decisori politici per sostenere il disegno della nuova PAC (Politica Agricola Comune), favorendo un dialogo strutturato tra mondo della ricerca e istituzioni per progettare interventi più efficaci, valutare l’impatto delle politiche e promuovere l’innovazione agricola e la transizione ecologica.

Oltre al CREA, tra i partner del progetto co sono anche FIRAB, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro ambientali dell’Università di Pisa.

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