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Risorse per un miliardo di euro sull’agricoltura, di cui 300 milioni per il Fondo sulla Sovranità alimentare a difesa delle filiere

Ha avuto il via libera dal Consiglio dei ministri con procedura d’urgenza, il Ddl collegato alla legge di Bilancio che in 20 articoli prevede misure per il settore primario. Il “Coltiva Italia” sarà in campo dal 2026, come previsione di approvazione dal Parlamento. 

Una giusta risposta all’assorbimento della PAC nel Fondo Unico

Soddisfazione del Presidente CREA, Andrea Rocchi per gli stanziamenti presentati dal ministro Lollobrigida nel disegno di legge collegato alla legge di bilancio.

“È senza precedenti l’attenzione riservata alla ricerca da Coltivaitalia e ringrazio per questo il ministro Francesco Lollobrigida. Le risorse stanziate permetterebbero al CREA, l’ente italiano dedicato alla ricerca sull’agroalimentare vigilato dal MASAF, di accompagnare e sostenere la nostra agricoltura in un futuro complesso, ricco di incognite, ma anche di grandi opportunità.  Assicurare il ricambio generazionale del personale della Ricerca e ammodernare il nostro straordinario patrimonio fondiario – con un occhio alle tecnologie più evolute, rendendolo pronto ad accogliere le sperimentazioni di domani – sono due tappe irrinunciabili, per un settore sempre più strategico come quello primario, che intende mantenere la sua tradizionale eccellenza , innovando e rinnovandosi”.

Si rafforzano ricerca e digitalizzazione

Il CREA assumerà 45 nuove unità di personale, per favorire il ricambio generazionale del personale di ricerca. Al contempo,  le aziende agricole sperimentali dei centri e degli istituti agrari beneficeranno di investimenti in agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica all’avanguardia e meccatronica, che consentiranno sperimentazioni più puntuali e al passo con l’evoluzione tecnologica.

Coldiretti: riconoscimento strategicità agricoltura 

L’approvazione del Collegato agricolo rappresenta un segnale importante di attenzione per l’agricoltura italiana e un riconoscimento della sua strategicità, in direzione opposta rispetto alle folli scelte della presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen di tagliare del 20% le risorse della Pac, inserita in un fondo unico.

E’ quanto affermato dal presidente della Coldiretti Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo nell’esprimere soddisfazione per la presentazione in Consiglio dei Ministri del disegno di legge denominato Coltivaitalia da parte del titolare del dicastero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.

Ora, sottolinea Coldiretti, l’augurio è quello che il Parlamento rafforzi e approvi rapidamente il testo perché si tratta di risorse indispensabili per lo sviluppo delle filiere agroalimentari, soprattutto davanti ai dazi e a una prospettiva come quella del bilancio Ue 2028-2034, dove continueremo a lavorare e lottare con la nostra mobilitazione permanente.

Confagricoltura: Il miliardo messo a disposizione dal Masaf con il ddl “Coltivaitalia” è un segnale importante e tempestivo

E’ questo il commento a caldo di Confagricoltura alla presentazione dell’intervento approvato dal Consiglio dei ministri e illustrato dal ministro Lollobrigida al termine della seduta a Palazzo Chigi.

In attesa di analizzare nel dettaglio il ‘collegato agricolo’, Confagricoltura coglie quindi positivamente il fatto che il ministro Lollobrigida abbia messo in atto una misura a supporto degli agricoltori, in particolare in tre settori – olivicolo, produzione di cereali e proteine vegetali e allevamento – che rappresentano asset fondamentali per la competitività dell’agricoltura italiana, così come lo sono le nuove generazioni, a cui sono destinate anche delle risorse. La Confederazione auspica, tuttavia, che attraverso il confronto in Parlamento si possano apportare miglioramenti alla misura.

Leggi anche: PAC e Coesione: La proposta di fusione della Commissione europea fa infuriare gli agricoltori

Stop alla burocrazia

Una novità determinante del provvedimento è senza dubbio rappresentata dalla valorizzazione del ruolo dei Centri autorizzati di assistenza agricola (Caa) per velocizzare i procedimenti e ridurre i carichi burocratici. Nelle domande che non richiedono valutazioni discrezionali, le istruttorie verranno effettuate dai Caa, riducendo così i tempi di attesa in maniera radicale.

“Dobbiamo ringraziare il ministro Lollobrigida per il coraggio dimostrato sul fronte della semplificazione rispetto a un carico burocratico che, come abbiamo denunciato da anni in tutte le sedi, ha ostacolato i nuovi insediamenti e colpito le aziende con un costo pesantissimo non solo in termini economici ma anche psicologici – ha sottolineato il segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo -. Una svolta che va nella direzione della sussidiarietà orizzontale che consente di integrare il lavoro della pubblica amministrazione per snellire le procedure, con un effetto positivo per tutti gli attori della filiera. Ma risponde alle nostre richieste anche lo stanziamento di 300 milioni per il piano olivicolo e per dare speranza dopo la Xylella come avevamo evidenziato con i produttori pugliesi in un recente incontro a Palazzo Rospigliosi”.

Contratti di filiera strumento importante di sostegno

Importante anche la scelta del Collegato di puntare sui contratti di filiera, uno strumento fondamentale da sempre sostenuto da Coldiretti per lo sviluppo di prodotti 100% italiani, ma anche per garantire la sovranità alimentare del Paese, dare opportunità di lavoro e far crescere l’agroalimentare Made in Italy, in un contesto di grande instabilità internazionale con la minaccia dei dazi Usa.

“Promuovere contratti pluriennali significa assicurare redditività e prospettive di lungo periodo gli agricoltori ma anche investimenti in innovazione ambientale, tecnologica e nella gestione dei dati – ha rilevato il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini -. Questi strumenti rappresentano un punto di riferimento non solo per le imprese agricole, ma per l’intero sistema agroalimentare e industriale connesso. E’ molto importante anche aver accolto la nostra proposta di investire sulla linea vacca-vitello dando risorse al modello zootecnico italiano che è tra i più sostenibili al mondo”.

Sempre in tema allevamento è importante anche la moratoria sui mutui per le imprese agricole colpite da epizoozie nel 2025, con la sospensione per 12 mesi del pagamento della parte capitale delle rate.

Avanti sulla digitalizzazione

Un segnale positivo viene anche sul fronte della digitalizzazione con fondi per agromeccanica di precisione, intelligenza artificiale, sensoristica di ultima generazione e la meccatronica. Una misura che va nella direzione avviata da Coldiretti Next che ha creato un Polo Digitale nell’ambito del Pnrr, promuovendo il primo grande censimento sul livello digitalizzazione delle imprese agricole italiane. Un progetto mai realizzato prima in Europa, che prevede il coinvolgimento di circa diecimila aziende.

Una spinta per i giovani

Per sostenere l’impegno dei circa 50mila giovani imprenditori agricoli impegnati nelle campagne italiane sono importanti le misure per favorire l’accesso al credito e alla terra, che assieme alla burocrazia rappresentano gli ostacoli principali per gli under 40 che hanno scelto di costruirsi un futuro in agricoltura, come sottolineato da Coldiretti Giovani in occasione dell’ultima edizione di Oscar Green al Villaggio di Udine.

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