- 13/11/2024
- Simone Martino
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I modelli alimentari non salutari causano 8 trilioni di dollari di costi nascosti annuali nei sistemi agroalimentari globali
E’ quanto emerge dallo studio della Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite (FAO) “The State of Food and Agriculture 2024 (SOFA)” che ha coinvolto 156 paesi e che conferma che i costi nascosti nei sistemi agroalimentari globali ammontano a circa 12 trilioni di dollari all’anno.
Di questa cifra, circa il 70% (8,1 trilioni di dollari) deriva da abitudini alimentari non sane ed è collegato a preoccupanti malattie non trasmissibili (NCD) come malattie cardiache, ictus e diabete, superando di gran lunga i costi correlati al degrado ambientale e alle disuguaglianze sociali
Cosa emerge dallo studio
The State of Food and Agriculture 2024 (SOFA), si basa sull’edizione del 2023 per fornire un’analisi ancora più approfondita, utilizzando la contabilità dei costi reali per esporre l’intera gamma di costi e benefici associati alla produzione, distribuzione e consumo di cibo, compresi quelli che non si riflettono nei prezzi di mercato, i cosiddetti “costi e benefici nascosti”.
Il rapporto aggiorna tali stime dei costi, le divide per tipologie di sistema agroalimentare e traccia un percorso per un cambiamento trasformativo nei nostri sistemi agroalimentari.
Lo studio descrive in dettaglio come i costi nascosti globali, nei sistemi agroalimentari più industrializzati nei paesi a reddito medio-alto e alto, siano in gran parte causati dai costi nascosti sanitari, seguiti dai costi nascosti ambientali.
Nell’esaminare gli impatti sulla salute, il rapporto identifica 13 fattori di rischio dietetici. Questi includono un’assunzione insufficiente di cereali integrali, frutta e verdura; un consumo eccessivo di sodio; e un’assunzione elevata di carni rosse e lavorate, con notevoli differenze nei vari sistemi agroalimentari.
I costi nascosti variano a seconda del tipo di sistema agroalimentare
Storicamente, i sistemi agroalimentari sono passati da tradizionali a industriali, ognuno con risultati diversi e costi nascosti. Per questo motivo, il rapporto esplora come i costi nascosti si manifestano in diversi tipi di sistemi agroalimentari in tutto il mondo.
Per facilitare l’analisi, la ricerca ha introdotto una tipologia che categorizza i sistemi agroalimentari in sei gruppi distinti: crisi prolungata, tradizionale, in espansione, diversificazione, formalizzazione e industriale. Tale quadro consente una comprensione mirata delle sfide e delle opportunità uniche inerenti a ciascun sistema, consentendo lo sviluppo di politiche e interventi su misura.
Ad esempio, mentre le diete povere di cereali integrali sono il principale fattore di rischio alimentare nella maggior parte dei sistemi agroalimentari, nei sistemi di crisi prolungata (quelli che sperimentano conflitti prolungati, instabilità e diffusa insicurezza alimentare) e nei sistemi tradizionali (caratterizzati da minore produttività, limitata adozione di tecnologie e catene del valore più corte), la preoccupazione principale è un basso consumo di frutta e verdura.
Un’altra preoccupazione significativa è l’elevato apporto di sodio, che mostra una tendenza al rialzo man mano che i sistemi agroalimentari si evolvono da tradizionali a formalizzati, raggiungendo il picco in quest’ultimo e poi diminuendo nei sistemi industriali. Al contrario, l’elevato consumo di carne rossa e lavorata aumenta costantemente durante la transizione dai sistemi tradizionali a quelli industriali, dove si colloca tra i primi tre rischi alimentari.
Le pratiche agricole non sostenibili contribuiscono all’onere dei costi nascosti
I costi associati alle emissioni di gas serra, al deflusso di azoto, ai cambiamenti nell’uso del suolo e all’inquinamento delle acque sono particolarmente elevati nei paesi con sistemi agroalimentari in via di diversificazione, dove la rapida crescita economica è associata a modelli di consumo e produzione in evoluzione, raggiungendo una stima di 720 miliardi di dollari.
Anche i sistemi agroalimentari formali e industriali devono affrontare costi ambientali significativi. Tuttavia, i paesi che affrontano crisi prolungate sopportano i più alti costi ambientali relativi, equivalenti al 20% del loro PIL.
I costi sociali, tra cui povertà e denutrizione, sono più diffusi nei sistemi agroalimentari tradizionali e in quelli colpiti da crisi prolungate. Questi costi sociali rappresentano rispettivamente l’8% e il 18% del PIL, evidenziando l’urgente necessità di migliorare i mezzi di sussistenza e gli sforzi integrati di sviluppo e di costruzione della pace.
L’ appello all’azione collettiva
Nel complesso, il rapporto chiede una trasformazione dei sistemi agroalimentari basata sul valore per renderli più sostenibili, resilienti, inclusivi ed efficienti. Ciò richiede di andare oltre le tradizionali misure economiche come il PIL, utilizzando la contabilità dei costi reali per riconoscere i costi nascosti.
Con questo approccio, i decisori possono fare scelte più consapevoli che accrescono il valore sociale dei sistemi agroalimentari, riconoscendone i ruoli essenziali nella sicurezza alimentare, nella nutrizione, nella conservazione della biodiversità e nell’identità culturale. Per raggiungere questa trasformazione è anche necessario colmare i divari settoriali, allineare le politiche su salute, agricoltura e ambiente e garantire che i benefici e i costi siano equamente ripartiti tra tutte le parti interessate.
‘’Le scelte che facciamo ora, le priorità che stabiliamo e le soluzioni che implementiamo determineranno il nostro futuro comune. Il vero cambiamento inizia con azioni e iniziative individuali, supportate da politiche abilitanti e investimenti mirati. La trasformazione dei sistemi agroalimentari globali è fondamentale per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e garantire un futuro prospero per tutti”, ha affermato il Direttore generale della FAO, QU Dongyu.
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Le raccomandazioni chiave
Il rapporto sottolinea che questa trasformazione richiede un’azione collettiva, coinvolgendo i produttori primari, le imprese agroalimentari, i governi, le istituzioni finanziarie, le organizzazioni internazionali e i consumatori.
Mentre affrontare i costi nascosti comporterà un impatto diseguale tra le parti interessate, i paesi e i tempi, le politiche e i regolamenti di supporto possono contribuire a ridurre al minimo le interruzioni, in particolare per i piccoli produttori e le imprese agroalimentari, promuovendo l’adozione precoce di pratiche sostenibili e proteggendo i gruppi sociali vulnerabili.
Secondo il rapporto occorre dunque: fornire incentivi finanziari e normativi per promuovere l’adozione di pratiche sostenibili lungo la filiera alimentare e limitare gli squilibri di potere tra le parti interessate dei sistemi agroalimentari; promuovere diete più sane promulgando politiche che rendano il cibo nutriente più conveniente e accessibile e riducano i costi nascosti correlati alla salute.
E’ necessario, inoltre, incentivare la riduzione delle emissioni di gas serra e azoto, il cambiamento dannoso dell’uso del suolo e la perdita di biodiversità attraverso l’etichettatura e la certificazione, standard volontari e iniziative di due diligence a livello di settore; fornire ai consumatori informazioni chiare e accessibili sugli impatti ambientali, sociali e sulla salute delle scelte alimentari, garantendo al contempo che anche le famiglie vulnerabili possano trarre vantaggio dal cambiamento.
Infine, sfruttare il notevole potere d’acquisto dell’approvvigionamento alimentare attraverso le istituzioni per rimodellare le filiere alimentari e migliorare gli ambienti alimentari, insieme a un’istruzione completa su cibo e nutrizione; garantire una trasformazione rurale inclusiva che superi determinati modelli storici evitando il peggioramento dei costi nascosti ambientali, sociali e sanitari durante le transizioni e rafforzare la governance e la società civile per creare un ambiente favorevole per accelerare le innovazioni per sistemi agroalimentari sostenibili ed equi.













































































































































































































