- 16/10/2024
- Redazione
- 0
Per gli esseri viventi il cibo è la terza esigenza fondamentale dopo l’aria e l’acqua: tutti hanno diritto a un’adeguata alimentazione
Oggi si celebra la Giornata Mondiale dell’alimentazione e centinaia di eventi e attività divulgative chiamano a raccolta governi, aziende, organizzazioni della società civile, media, pubblico in generale e tantissimi giovani per promuovere la consapevolezza sul problema della fame nel mondo e stimolare interventi a favore del futuro dell’alimentazione, delle persone e del pianeta.
Fonte: FAO
La campagna 2024: Cibo come diritto umano
La #GiornataMondialeAlimentazione 2024 punta i riflettori sul cibo come diritto umano. La campagna sensibilizza l’opinione pubblica in tutto il mondo per rimarcare la necessità che tutti abbiano accesso a una varietà di prodotti nutrienti, a buon mercato, sicuri e sostenibili. È giunto il momento di darsi da fare per creare un futuro migliore e più sostenibile per tutti.
I diritti umani come il diritto al cibo, alla vita, alla libertà, al lavoro e all’istruzione sono riconosciuti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e da due patti internazionali giuridicamente vincolanti. Solo quando tutti potranno godere del diritto umano al cibo, saremo in grado di conseguire altri diritti e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Tutti abbiamo un ruolo da svolgere.
I governi, il settore privato, gli agricoltori, il mondo accademico, la società civile e le singole persone devono collaborare per far sì che sia disponibile una maggiore varietà di alimenti nutrienti, a prezzi accessibili, sicuri e sostenibili per raggiungere la sicurezza alimentare e garantire a tutti un’alimentazione corretta.
Leggi anche: L’Europa sprecona di prodotti alimentari
Perché dedicare la giornata mondiale dell’alimentazione al cibo?
Il cibo rappresenta diversità, nutrizione, disponibilità, accessibilità e sicurezza. Nei nostri campi, nei nostri mari, nei nostri mercati e sulla nostra tavola dovrebbe essere disponibile una maggiore varietà di alimenti nutrienti, affinché tutti possano trarne beneficio.
Nel mondo circa 2,8 miliardi di persone non possono permettersi un’alimentazione corretta. L’alimentazione scorretta è la principale causa di tutte le forme di malnutrizione: denutrizione, carenze di micronutrienti e obesità, oggi presenti nella maggior parte dei paesi e trasversali rispetto alle classi socioeconomiche. Eppure oggi, troppe persone soffrono la fame e non possono permettersi di seguire una dieta sana.
Le persone più vulnerabili sono spesso costrette a consumare solo alimenti di base o prodotti a buon mercato – spesso malsani – mentre altre non hanno accesso a generi alimentari freschi o diversificati, non dispongono delle informazioni necessarie per adottare un regime alimentare nutriente o magari optano per la praticità.
La fame e la malnutrizione sono inoltre aggravate da crisi prolungate nel tempo causate da fattori concomitanti come conflitti armati, fenomeni meteorologici estremi e shock economici. Nel loro complesso, i sistemi agroalimentari sono vulnerabili alle calamità e alle crisi, in particolare agli effetti del cambiamento climatico, ma allo stesso tempo generano inquinamento, degrado dei suoli, delle risorse idriche e dell’aria, e concorrono alle emissioni di gas a effetto serra e alla perdita di biodiversità. Con la trasformazione dei sistemi agroalimentari è realmente possibile mitigare il cambiamento climatico e garantire mezzi di sussistenza pacifici, resilienti e inclusivi per tutti.



















































































































































































































