- 14/01/2025
- Simone Martino
- 0
L’ultima indagine Eurobarometro rivela che il sostegno alla politica agricola comune (PAC) dell’UE ha raggiunto un massimo storico
La sensibilizzazione del pubblico alla PAC, infatti, ha raggiunto il livello più elevato dal 2007 e oltre il 70% degli intervistati pensa che grazie alla PAC, l’UE stia svolgendo con successo il suo compito di fornire alimenti di alta qualità, sicuri, sani e sostenibili.
Ecco cosa rileva l’indagine
L’indagine rivela un forte apprezzamento per gli agricoltori da parte dei cittadini dell’UE. Il 92% afferma che, nell’UE, l’agricoltura e le zone rurali sono importanti per il nostro futuro, mentre il 52% le considera “molto importanti”.
Oltre la metà (56 %) indica che il livello del sostegno finanziario dell’UE agli agricoltori per contribuire a stabilizzarne il reddito è corretto. Inoltre, la stragrande maggioranza degli intervistati ha convenuto sull’importanza di diverse questioni fondamentali quali: garantire un approvvigionamento alimentare stabile nell’UE in qualsiasi momento (94%); garantire prezzi alimentari ragionevoli per i consumatori (92%); assicurare una gestione sostenibile delle risorse naturali (91%) e rafforzare il ruolo degli agricoltori nella catena alimentare (90%).
Christophe Hansen, Commissario per l’Agricoltura e l’alimentazione, ha dichiarato: “Sono lieto che i cittadini dell’UE dimostrino una consapevolezza e un sostegno senza precedenti per la politica agricola comune. La PAC è diventata un vero e proprio elemento costitutivo dell’integrazione europea e dimostra l’importanza degli agricoltori e dell’agricoltura nella nostra società. I nostri cittadini si fidano delle nostre politiche che aiutano gli agricoltori a fornire alimenti sicuri, adottare pratiche rispettose dell’ambiente e promuovere l’occupazione nelle zone rurali. Si tratta di un vero e proprio successo europeo, che plasma dà forma a un futuro sostenibile per tutti.“
Sostenibilità, sviluppo e filiera: il contributo della PAC
Circa sette intervistati su dieci ritengono che la PAC contribuisca alla gestione sostenibile delle risorse naturali (72%), allo sviluppo di soluzioni di ricerca e digitali a supporto dei settori agricolo e alimentare (71%) e al rafforzamento del ruolo degli agricoltori nella filiera alimentare (70%).
Inoltre, secondo i cittadini, anche la promozione degli investimenti e della crescita e la creazione di posti di lavoro nei settori agricolo e alimentare (70%), l’aiuto nella lotta al cambiamento climatico (70%) e la garanzia di prezzi alimentari ragionevoli (69%) sono contributi chiave della PAC. Più di sei intervistati su dieci ritengono inoltre che la PAC aiuti a ridurre le disparità regionali (66%) e incoraggi i giovani a entrare nel settore agricolo (63%).
Quasi nove su dieci (88%) sono favorevoli al fatto che l’UE continui a erogare sussidi agli agricoltori per l’esecuzione di pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente.
I risultati mostrano anche che il 62% concorda sul fatto che l’agricoltura ha già dato un contributo importante alla lotta ai cambiamenti climatici.
Leggi anche: Prodotti agroalimentari sostenibili, la Commissione europea investe 132 milioni di euro
Il ruolo degli accordi commerciali
Gli accordi commerciali dell’UE sono ampiamente considerati un successo dagli europei, con una grande maggioranza che ritiene che apportino notevoli benefici all’agricoltura e ai consumatori dell’UE. In particolare, il 76% concorda sul fatto che questi accordi garantiscano la diversificazione dei mercati e delle forniture di prodotti agricoli nell’UE.
Più di sette su dieci pensano che questi accordi commerciali migliorino le esportazioni di prodotti agricoli dell’UE in tutto il mondo (73%) e che promuovano gli standard ambientali e del lavoro dell’UE, incluso il benessere degli animali per la produzione agricola in altri paesi (71%).
Per quanto riguarda la consapevolezza dei marchi di qualità europei, la maggior parte degli europei (56%) riconosce il logo dell’agricoltura biologica, mentre i loghi dell’indicazione geografica protetta (IGP) e della denominazione di origine protetta (DOP) potrebbero beneficiare di un riconoscimento più ampio.













































































































































































































