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È noto che gli esseri umani sono esposti alle sostanze chimiche a contatto con gli alimenti (FCC), ma la portata completa dell’esposizione umana a tutti gli FCC è sconosciuta.

Oltre 1800 sostanze chimiche presenti nei materiali usati per conservare, elaborare, confezionare e servire i cibi migrano negli alimenti. Molti di questi FCC (food contact chemicals) sono  pericolosi per la salute umana e altri ancora non sono mai stati testati per la tossicità.

E’ quanto emerge da uno studio internazionale Widespread evidence for packaging-related chemicals in humans pubblicato sulla rivista scientifica “Journal of Exposure Science & Environmental Epidemiology”.

L’importanza dello studio

Il packaging e altri materiali a contatto con gli alimenti (CAI), come le stoviglie e le attrezzature per la lavorazione degli alimenti, contribuiscono al carico chimico umano tramite esposizione orale, poiché le sostanze chimiche migrano dai diversi materiali che vengono a contatto con gli alimenti (FCM) nei prodotti alimentari e vengono quindi ingerite.

Molte FCC costituiscono un pericolo per la salute umana in quanto hanno proprietà di cancerogenicità, mutagenicità e reprotossicità (CMR), proprietà di interferenza endocrina, potenziale di bioaccumulo e/o persistenza.

Ridurre l’esposizione a FCC pericolosi noti e valutare i food contact chemicals non testati possono contribuire alla prevenzione delle malattie non trasmissibili associate alle esposizioni chimiche.

Il metodo

I ricercatori hanno esaminato campioni umani come urina, sangue e latte materno. Nella prima fase hanno confrontato oltre 14mila FCC noti con i dati di cinque programmi di biomonitoraggio umano, tre data base e letteratura scientifica.

In una seconda fase, si sono concentrati sulle FCC che non sono state trovate in nessuna delle fonti della fase1, cioè tutte le FCC, o i loro metaboliti, che non sono mai stati inclusi in un programma di biomonitoraggio (indipendentemente dal fatto che siano stati rilevati o meno) e tutti i FCC che non hanno generato alcuna corrispondenza nei database del metaboloma/espositivi.

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I risultati

Dallo studio emerge che bisfenoli, PFAS, ftalati, metalli e composti organici volatili – sostanze di cui è riconosciuta la pericolosità per la salute umana – sono presenti in campioni umani e nei materiali a contatto con gli alimenti.

Su un totale di 3601 (o 25%) delle 14.402 FCC conosciute, si sono tovate prove della loro presenza nei campioni umani. Di questi, 194 FCC sono stati rilevati nei programmi di biomonitoraggio e 3528 FCC sono elencati nei database del metaboloma/espositivi, con una sovrapposizione di 184 FCC trovati in entrambi i tipi di fonti. Il totale di 3601 FCC include anche 63 FCC su 175 precedenti che sono stati rilevati negli esseri umani in base ai risultati della mappa sistematica delle prove.

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