- 08/10/2024
- Redazione
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Alla luce dei riscontri ricevuti dai partner internazionali sullo stato dei preparativi, la Commissione europea ha optato per il rinvio nell’attuazione della legge sulla deforestazione
La Commissione europea ha annunciato un rinvio di 12 mesi nell’attuazione della legge sulla deforestazione, rispondendo alle pressioni dei partner globali e dell’industria, che hanno lamentato una mancanza di preparazione per conformarsi tempestivamente alla normativa.
L’obiettivo del regolamento
Il Regolamento UE sulla deforestazione mira a garantire che una serie di beni essenziali immessi sul mercato UE non contribuiscano più alla deforestazione e al degrado forestale nell’UE e altrove nel mondo. La deforestazione e il degrado forestale sono importanti fattori trainanti del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità, le due principali sfide ambientali del nostro tempo.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) stima che 420 milioni di ettari di foresta, un’area più grande dell’Unione Europea, siano andati persi a causa della deforestazione tra il 1990 e il 2020. Sulla base dei tassi di deforestazione del 2015-2020, ogni ora il mondo perde oltre nove volte la superficie forestale del Bois de la Cambre di Bruxelles, o ogni minuto tre volte la superficie del Parc Léopold che confina con il Parlamento europeo a Bruxelles.
Perchè la scelta del rinvio
Originariamente previsto per il 30 dicembre, il regolamento sulla deforestazione è stato al centro dei lavori dell’esecutivo Ue, dopo che sono aumentate le pressioni da parte dell’industria, dei gruppi politici e dei Paesi terzi interessati dalle esportazioni, secondo i quali la Commissione non ha offerto indicazioni adeguate per aiutare le aziende durante la fase di transizione.
“I partner globali hanno ripetutamente espresso preoccupazione per il loro stato di preparazione durante la settimana dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York”, ha dichiarato la Commissione, aggiungendo che “il livello di preparazione degli operatori economici nel blocco è disomogeneo. Mentre molti si aspettano di essere pronti in tempo, grazie agli intensi preparativi, altri hanno espresso preoccupazione”.
Ulteriori orientamenti per un’attuazione efficace e pragmatica
Per facilitare l’applicazione delle norme, la Commissione ha pubblicato una guida che fornirà ulteriore chiarezza alle aziende e alle autorità preposte all’applicazione delle norme, ribadendo che la proposta di proroga “non mette in alcun modo in discussione gli obiettivi o la sostanza della legge”.
I documenti di orientamento presentati confermano l’impegno della Commissione a fornire un riferimento ai recenti sforzi di collaborazione, con il coinvolgimento delle parti interessate e delle autorità competenti, per contribuire a garantire un’interpretazione uniforme del diritto.
I settori chiave trattati comprendono dettagli sulle funzionalità del sistema informativo, aggiornamenti sulle sanzioni e chiarimenti su definizioni critiche quali “degrado forestale”, “operatore” nell’ambito di applicazione della legge e “immissione sul mercato”. Vi sono inoltre ulteriori orientamenti sugli obblighi di tracciabilità.
Gli orientamenti sono suddivisi in 11 capitoli che coprono una vasta gamma di questioni quali i requisiti di legalità, i tempi di applicazione, l’uso agricolo e i chiarimenti sulla definizione del prodotto. Tutti questi sono supportati da scenari tangibili.
Inoltre, l’esecutivo dell’Ue proporrà una legislazione aggiuntiva entro il 30 giugno 2025, a seguito di “intensi dialoghi” con la maggior parte dei Paesi interessati.
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Prossime tappe
Con le azioni annunciate, la Commissione ritiene che saranno soddisfatte le condizioni necessarie per un’agevole attuazione.
La Commissione, pertanto, invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad adottare la proposta di proroga del periodo di attuazione entro la fine dell’anno.
Se approvata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, la proroga renderebbe la legge applicabile il 30 dicembre 2025 per le grandi imprese e il 30 giugno 2026 per le microimprese e le piccole imprese.
Poiché tutti gli strumenti di attuazione sono tecnicamente pronti, i 12 mesi supplementari possono fungere da periodo di introduzione graduale per garantire un’attuazione corretta ed efficace.



















































































































































































































