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Secondo il rapporto Eurostat del terzo trimestre 2024 le emissioni di gas serra nell’Ue continuano a calare, anche se restano lontani gli obiettivi comunitari fissati per il 2030

Nel terzo trimestre 2024, le emissioni di gas a effetto serra in ambito comunitario sono state stimate a 767 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti, con una diminuzione dello 0,6% rispetto allo stesso trimestre del 2023 (772 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti), mentre il prodotto interno lordo (PIL) dell’UE ha registrato un aumento dell’1,3%.

I settori economici che hanno contribuito maggiormente alle emissioni totali di gas serra sono stati la produzione (21,6%), l’approvvigionamento di elettricità e gas (16,3%) e il trasporto e lo stoccaggio (16,1%). Il raggruppamento “altro” è responsabile di circa un terzo delle emissioni totali ed è composto dai restanti settori dell’economia: agricoltura, silvicoltura e pesca; estrazione mineraria e estrazione; edilizia; approvvigionamento idrico, fognatura, gestione dei rifiuti e servizi (ad eccezione dei trasporti e dello stoccaggio).

Rispetto al terzo trimestre 2023, le emissioni sono diminuite in 4 settori economici su 9. I settori economici responsabili della maggior parte delle riduzioni rispetto al terzo trimestre 2023 sono stati l’approvvigionamento di energia elettrica e gas (-6,7%) e il trasporto e lo stoccaggio (-0,9%). Le famiglie hanno mostrato il più alto aumento delle emissioni (+4,4%).

La situazione negli Stati membri dell’UE

Nel terzo trimestre, si stima che le emissioni di gas a effetto serra siano diminuite in 16 paesi dell’UE, rispetto al terzo trimestre del 2023.

Le maggiori riduzioni dei gas a effetto serra sono state stimate per l’Austria (-7,8%), l’Ungheria (-3,3%) e la Danimarca (-2,8%). Di questi 16 paesi dell’UE, 4 hanno registrato un calo del loro PIL (Ungheria, Austria, Estonia e Romania).

Si stima che gli altri 12 paesi dell’UE (Malta, Croazia, Spagna, Danimarca, Cechia, Portogallo, Francia, Paesi Bassi, Polonia, Belgio, Finlandia e Germania) abbiano una diminuzione delle emissioni e che hanno aumentato il loro PIL.

Inoltre sei paesi dell’UE hanno aumentato le loro emissioni di oltre il 2% rispetto al terzo trimestre di 2023 (Lituania, Lussemburgo, Svezia, Grecia, Slovacchia, Lettonia), mentre nei restanti 5 paesi dell’UE, tra cui l’Italia, le emissioni sono aumentate di meno del 2% o sono rimasti stagnanti (Bulgaria). Si stima che le emissioni in Lettonia siano aumentate nonostante la contrazione dell’economia.

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