- 31/12/2024
- Simone Martino
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Nel 2024 per effetto del cambiamento climatico ci sono stati, a livello globale, 41 giorni di caldo pericoloso in più, che hanno minacciato la salute delle persone
E’ quanto emerge dal primo report annuale sul rapporto tra crisi climatica ed eventi estremi, When Risks Become Reality: Extreme Weather in 2024, realizzato dai ricercatori dell’iniziativa World Weather Attribution e di Climate Central.
Superata la soglia di 1,2°C
Le temperature record di quest’anno hanno alimentato ondate di calore incessanti, siccità, incendi, tempeste e inondazioni che hanno ucciso migliaia di persone e costretto milioni di persone ad abbandonare le proprie case.
Ciò è la conseguenza di un anno vissuto al di sopra della soglia di 1,2 °C. Il 2024, infatti, ha mostrato quanto sia già diventata pericolosa la vita con una soglia di riscaldamento ad 1,3 °C. Il principale responsabile dell’aumento del riscaldamento è l’uomo e il rapporto sottolinea l’urgenza di abbandonare il più rapidamente possibile l’utilizzo di combustibili fossili che riscaldano il pianeta.
Il cambiamento climatico ha contribuito, inoltre, alla morte di almeno 3.700 persone e allo sfollamento di milioni di persone in seguito a 26 eventi meteorologici che sono stati analizzati nel 2024.
La causa principale è il cambiamento climatico
Molti eventi estremi che hanno avuto luogo all’inizio del 2024 sono stati influenzati da El Niño. Tuttavia, secondo quanto emerge dal rapporto, il cambiamento climatico ha avuto un ruolo più importante di El Niño nell’alimentare tali eventi, inclusa la storica siccità in Amazzonia.

Ciò, secondo i ricercatori, è coerente con il fatto che, man mano che il pianeta si riscalda, l’influenza del cambiamento climatico prevale sempre di più su altri fenomeni naturali che influenzano il meteo.
I paesi che hanno sperimentato il numero più elevato di giorni di caldo pericoloso sono in gran parte piccole isole e stati in via di sviluppo, che sono altamente vulnerabili e considerati in prima linea nel cambiamento climatico.
Ciò è coerente con il fatto che, man mano che il pianeta si riscalda, l’influenza del cambiamento climatico prevale sempre di più su altri fenomeni naturali che influenzano il meteo.
Gli effetti dell’aumento delle temperature
L’aumento da record delle temperature che si è verificato nel 2024 si è tradotto in un notevole aumento di acquazzoni.
Da Kathmandu a Dubai, a Rio Grande do Sul, agli Appalachi meridionali, gli ultimi 12 mesi sono stati caratterizzati da un gran numero di inondazioni devastanti. Delle 16 inondazioni studiate dai ricercatori, 15 sono state causate da precipitazioni amplificate dal cambiamento climatico.
Il risultato riflette la fisica di base del cambiamento climatico: un’atmosfera più calda tende a trattenere più umidità, portando a piogge più intense. Le carenze nei piani di allerta precoce ed evacuazione hanno probabilmente contribuito a un enorme numero di vittime, mentre le inondazioni in Sudan e Brasile hanno evidenziato l’importanza di mantenere e aggiornare le difese contro le inondazioni.
Sono aumentati anche gli incendi e i periodi di siccità. La foresta pluviale amazzonica e la zona umida del Pantanal sono state duramente colpite dal cambiamento climatico nel 2024, con gravi siccità e incendi boschivi che hanno portato a un’enorme perdita di biodiversità. L’Amazzonia è il più importante pozzo di carbonio terrestre al mondo, il che la rende fondamentale per la stabilità del clima globale.
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Infine, tra le conseguenze dell’aumento delle temperature vi è stato quello dell’aumento di tempeste distruttive. Mari caldi e aria più calda hanno alimentato varie tempeste tra cui l’uragano Helene e il tifone Gaemi.
Una ricerca di Climate Central ha scoperto che il cambiamento climatico ha aumentato l’intensità della maggior parte degli uragani atlantici tra il 2019 e il 2023: dei 38 uragani analizzati, 30 avevano velocità del vento di una categoria più alta sulla scala Saffir-Simpson rispetto a quelle che sarebbero state senza il riscaldamento causato dall’uomo, mentre l’analisi condotta dai ricercatori del World Weather Attribution ha rilevato che il rischio che più tifoni di categoria 3-5 colpiscano le Filippine in un dato anno aumenta con il riscaldamento del clima.



















































































































































































































