- 20/02/2024
- Redazione
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Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature lancia un grido d’allarme: quasi la metà della Foresta Amazzonica è gravemente minacciata dal cambiamento climatico e dallo sfruttamento del suolo
Lo studio, condotto da un team internazionale di scienziati tra cui i ricercatori del Potsdam Institute for Climate Impact Research, individua le “soglie” climatiche e di utilizzo del territorio che non andrebbero oltrepassate per mantenere l’Amazzonia resiliente.
La perdita della Foresta Amazzonica avrebbe, infatti, conseguenze drammatiche a livello globale. Sarebbe un grande problema anche per la biodiversità, visto che l’Amazzonia ospita il 10% della biodiversità conosciuta del pianeta, e per la dispersione delle popolazioni indigene che la abitano.
Ma il problema è ancora più grave. “Dato che le foreste pluviali arricchiscono l’aria di molta umidità, che costituisce la base delle precipitazioni nell’ovest e nel sud del continente, la riduzione di foreste in un luogo può portare alla riduzione di foreste anche altrove, con un ciclo di distruzione che si autoalimenta”.
E poiché l’Amazzonia nel suo complesso immagazzina ancora carbonio equivalente a 15-20 anni di emissioni umane di CO2, il suo rilascio attraverso la perdita della foresta aumenterebbe significativamente il riscaldamento globale.
Quali sono le maggiori minacce per l’Amazzonia?
La Terra ha una serie di “soglie” naturali che, se superate, potrebbero portare le temperature a crescere senza controllo e innescare effetti domino devastanti per gli ecosistemi e per gli umani. Il deperimento dell’Amazzonia è uno di questi, insieme al crollo dei grandi blocchi di ghiaccio in Groenlandia e nell’Antartico occidentale, alla morte delle barriere coralline nei mari più caldi e al collasso di un’importante corrente oceanica dell’Atlantico.
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Le principali minacce per la foresta amazzonica sono: Aumento delle temperature: il riscaldamento globale sta rendendo l’Amazzonia più vulnerabile a siccità e incendi; Siccità: la diminuzione delle precipitazioni sta riducendo la capacità della foresta di rigenerarsi; Deforestazione: il taglio degli alberi per l’agricoltura, l’allevamento e l’estrazione di legname sta privando l’Amazzonia della sua biodiversità e del suo ruolo di regolatore del clima; Incendi: gli incendi boschivi, sempre più frequenti e intensi, stanno devastando vaste aree di foresta.
Quali i limiti che devono essere rispettati?
Oltre a delineare le minacce, lo studio suggerisce anche dei limiti sicuri da rispettare per ciascuno dei cinque fattori critici, vale a dire riscaldamento globale (non più di 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali), precipitazioni annue (non meno di 1000 millimetri all’anno), stagionalità delle precipitazioni (non più di 6 mesi di stagione secca), deforestazione (non più del 20% della foresta amazzonica può essere deforestata).
Fonte | The planetary commons: A new paradigm for safeguarding Earth-regulating systems in the Anthropocene – Nature



















































































































































































































