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Nel 2024, le emissioni nell’ambito del Sistema di Scambio di Quote di Emissione dell’Unione Europea (EU ETS) sono state ulteriormente ridotte

I dati comunicati dagli Stati membri dell’UE entro la scadenza del 31 marzo 2025 e pubblicati dalla Commissione UE mostrano una riduzione del 5% delle emissioni nel 2024, rispetto ai livelli del 2023.

Con questo sviluppo, le emissioni ETS sono ora circa il 50% al di sotto dei livelli del 2005 e sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del -62% entro il 2030.

La tendenza osservata conferma l’efficacia e l’efficienza del sistema “cap and trade” dell’UE come importante strumento politico per la decarbonizzazione dell’economia europea.

Produzione di elettricità: aumento significativo dell’uso di fonti rinnovabili

Il motore più importante per la diminuzione delle emissioni ETS UE è stato il settore energetico, con emissioni derivanti dalla produzione di elettricità ridotte del 12% rispetto ai livelli del 2023.

Questa riduzione è dovuta a un aumento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili dell’8% e nucleare del 5%, insieme a una diminuzione del gas dell’8% e del carbone del 15%.

I principali motori dell’aumento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili sono stati l’energia solare (di un impressionante 19%) e l’energia idroelettrica. L’energia eolica è rimasta stabile nonostante le condizioni meteorologiche meno favorevoli in determinati periodi dell’anno. Anche la produzione totale di elettricità è rimasta costante, con livelli simili al 2023.

Industria: emissioni rimaste stabili

Le emissioni dell’industria ad alta intensità energetica hanno continuato a essere in media stabili. Ci sono, tuttavia, differenze tra i settori. Le emissioni nel settore dei fertilizzanti sono aumentate, ad esempio, del 7% mentre le emissioni nel settore del cemento sono diminuite del 5%.

Questi cambiamenti sembrano essere dovuti principalmente a variazioni nei volumi di produzione. La stabilità complessiva delle emissioni industriali rappresenta comunque un segnale positivo nel contesto della graduale ripresa economica post-pandemica.

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Aviazione: aumento delle emissioni

Le emissioni del settore dell’aviazione coperte dall’EU ETS sono aumentate di circa il 15% rispetto al 2023.

Tale incremento è dovuto in parte all’ampliamento della copertura geografica del sistema, che ha reintegrato i voli non nazionali da e per aeroporti situati nelle regioni ultraperiferiche dell’UE.

Marittimo: prima segnalazione delle emissioni nell’ambito dell’ETS

Nel 2025, le compagnie di navigazione hanno segnalato per la prima volta, da quando il sistema è stato esteso al trasporto marittimo (1° gennaio 2024), le emissioni verificate nell’ambito dell’EU ETS.

Al 1° aprile, le compagnie di navigazione hanno segnalato circa 72 milioni di tonnellate di CO2 nell’ambito dell’ETS. Di queste, circa 40 milioni di tCO2 sono già state rsegnalate nel registro dell’EU ETS.

L’evoluzione delle emissioni marittime nel 2024 è stata influenzata dagli impatti della crisi del Mar Rosso sul traffico marittimo, e poiché la raccolta dati è in corso, l’andamento delle emissioni potrà essere segnalato solo non appena la raccolta sarà completata.

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