
- 23/08/2024
- Redazione
- 0
La Commissione europea ha divulgato alle parti interessate la bozza delle conclusioni definitive dell’inchiesta antisovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici a batteria dalla Cina
La Commissione europea con la divulgazione della bozza delle conclusioni definitive dell’inchiesta antisovvenzioni sulle importazioni di BEV dalla Cina ha sottolineato che «il progetto di decisione rispecchia le osservazioni ricevute dalle parti interessate in merito ai dazi compensativi provvisori pubblicati il 4 luglio 2024, nonché la conclusione di una serie di fasi dell’inchiesta che non erano state completate nella fase provvisoria».
Inoltre come ricorda anche la Commissione UE, quest’ultima bozza non è definitiva, ma potrà essere modificata in base alle ulteriori considerazioni delle parti interessate. L’obiettivo è dare alle parti interessate l’opportunità di commentare, come è stato fatto anche nella fase provvisoria.
Le principali novità
Questa nuova bozza apporta delle novità in merito ai dazi sulle importazioni dei BEV cinesi. La prima è una leggera modifica delle aliquote del dazio proposte sulla base di osservazioni comprovate sulle misure provvisorie ricevute dalle parti interessate, nonché della conclusione delle fasi investigative che non erano ancora state completate nella fase provvisoria.
La Saic che rimane la più sanzionata si vede applicare un dazio del 36,3% rispetto al 37,6%. Il dazio del 36,3% viene applicato anche agli altri marchi che non hanno collaborato con l’indagine, mentre per le compagnie collaboranti il dazio è del 21,3%.
Geely scende dal 19,9% al 19,3% e Byd dal 17,4% al 17,0%. Per Tesla vi è una significativa riduzione in quanto esportatore dalla Cina. La società di Elon Musk passa dal 20,8% al 9%.
Un’altra novità è rappresentata dalla possibilità per diversi esportatori cinesi e per alcune joint venture con produttori dell’Ue – che non esportavano ancora al momento del periodo dell’inchiesta – di beneficiare dell’aliquota di dazio più bassa prevista per le loro società collegate che hanno collaborato.
L’ultima novità riguarda la decisione di non riscuotere retroattivamente i dazi compensativi.
Leggi anche: L’UE aumenta i dazi sulle auto cinesi
I prossimi passi
Le parti interessate avranno ora la possibilità di esprimere le proprie considerazioni entro 10 giorni, dopodichè, tenendo conto delle osservazioni raccolte, la Commissione europea presenterà determinazione finale agli Stati membri che la voteranno.
A quel punto l’esito sarà vincolante ed i dazi alle importazioni di auto elettriche cinesi dovranno essere imposti entro e non oltre 4 mesi. Un regolamento di esecuzione della Commissione contenente le conclusioni definitive dell’inchiesta sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale entro il 30 ottobre 2024.
Tutte le misure previste saranno in vigore per 5 anni, prorogabili su richiesta motivata e successiva revisione.