- 14/05/2024
- Simone Martino
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Presentato da Ferrovie dello Stato il report “Just Transition e Trasporti” per promuovere una transizione giusta nel settore dei trasporti
Il Gruppo FS ha avviato il progetto “La Just Transition nel Settore Trasporti” insieme alla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile per affrontare la sfida della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio.
Tre le aree chiave individuate: la mitigazione del cambiamento climatico, la tutela ambientale e sociale e l’impatto positivo sulle comunità.
L’obiettivo del Green Deal è rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutro entro il 2050. Questo obiettivo viene esteso anche al settore dei trasporti italiani, al fine di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2050 e una riduzione del 43,7% delle emissioni di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005.
Cosa dice il Report
Il report “Just Transition e trasporti” presenta il tema della transizione giusta, con l’obiettivo di delineare quali siano i potenziali impatti sociali, economici e demografici della transizione verde. Rifacendosi alla documentazione legislativa europea prodotta nel quadro del Green Deal europeo e del pacchetto “Pronti per il 55%” il Report analizza il Just Transition Mechanism e le iniziative correlate, come l’istituzione del Just Transition Fund e i Piani Regionali di azione, poi il Social Climate Fund e, in ultimo, le Raccomandazioni del Consiglio agli Stati Membri per la transizione equa.
Affronta la sua applicazione nel settore dei trasporti, concentrandosi sulla condizione della povertà dei trasporti. Analizzare questa condizione limite significa focalizzare alcuni degli aspetti socioeconomici della transizione verde in questo settore, anche per categorie di famiglie e imprese che, pur non essendo in questa condizione, possono comunque essere oggetto di una sperequazione che crea nuove diseguaglianze o tende ad esacerbare quelle esistenti.
Il report compie poi un primo approfondimento relativo al trasporto passeggeri, descrivendo più nel dettaglio quali siano gli impatti di alcune delle consolidate misure di mobilità sostenibile, ma anche quali siano gli strumenti per ridurre o alleviare i divari sociali e territoriali emergenti.
Analizza, inoltre, i contributi degli stakeholder del Gruppo FS riguardanti il ruolo della modalità ferroviaria nella transizione verde.
Infine, approfondisce il tema della misurazione della povertà dei trasporti. L’intento è quello di tracciare una prima prospettiva operativa legata al percorso svolto, vale a dire quella di definire un approccio quantitativo alla Just Transition nei trasporti, individuare le metriche in grado di analizzare questo fenomeno e, di conseguenza, provvedere a creare la base dati in grado di sostenere valutazioni accuratamente informate, politiche mirate e interventi strategici volti a promuovere l’equità e la sostenibilità nel settore dei trasporti.
L’impegno del Gruppo FS
L’impegno verso la sostenibilità è tra i principi fondamentali del Gruppo FS: generare benefici non solo per i territori, ma anche per le persone si traduce in azioni concrete per rendere sempre più green il settore della mobilità. Un insieme di pratiche che ha portato il Gruppo, guidato da Luigi Ferraris, a fissare al 2040 l’obiettivo della neutralità carbonica, dieci anni prima di quanto richiesto dall’Unione Europea.
In particolare, Ferrovie punta a ridurre entro il 2030 le emissioni dirette e indirette del 50% (Scope 1 e Scope 2) e ad abbattere del 30% le emissioni della catena del valore (Scope 3), che comprendono le emissioni generate da fornitori, clienti, collaboratori e altre fonti esterne.
La sfida di FS è creare un’economia e una società in armonia con l’ambiente, promuovendo il benessere di tutti. Per questo il Gruppo FS si impegna a progettare, costruire e gestire infrastrutture ferroviarie con criteri di sostenibilità e inclusione, oltre a promuovere buone pratiche per ridurre l’inquinamento atmosferico.
Inoltre, l’aumento della disponibilità di soluzioni di mobilità sostenibile e condivisa può a sua volta migliorare l’accessibilità del territorio e contribuire a ridurre le disuguaglianze regionali.
Alla presentazione sono intervenuti Lorenzo Radice, responsabile Sostenibilità del Gruppo FS, Raimondo Orsini, Direttore Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Elisa Rinelli, Affari Istituzionali del Gruppo FS, Massimo Ciuffini, Fondazione per lo Sviluppo sostenibile, il Prof. Gian Piero Joime, Università degli studi Guglielmo Marconi-coautore del report e Fabrizio Dell’Orefice, Responsabile Affari Istituzionali. del Gruppo FS.




































































































































