
- 26/06/2024
- Redazione
C40 aderisce alla Missione 2025 che esorta i governi nazionali a rispettare l’Accordo di Parigi prima della scadenza prevista dalle Nazioni Unite
Una nuova coalizione chiamata “Missione 2025”, composta da grandi aziende, istituti finanziari, città, sindaci, governatori, amministratori delegati, investitori e residenti, alla quale ha aderito anche C40 Cities, ha lanciato una campagna che invita i governi ad allineare i loro prossimi piani nazionali sul clima con l’obiettivo di rispettare l’Accordo di Parigi e quindi di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.
L’iniziativa arriva meno di un anno prima della scadenza cruciale di febbraio 2025, quando i paesi saranno tenuti a presentare alle Nazioni Unite piani climatici rafforzati per il periodo 2025-2035.
Perchè si può rispettare l’Accordo di Parigi
Le organizzazioni che fanno parte della “Missione 2025” sottolineano come i governi possono essere incoraggiati dai rapidi progressi già in corso verso un’economia allineata all’obiettivo di 1,5°C.
Questa argomentazione è rafforzata dai nuovi dati del Net Zero Tracker, che indicano che più di due terzi dei ricavi annuali (31 trilioni di dollari) delle più grandi aziende del mondo sono ora allineati allo zero netto, con un aumento del 45% in soli due anni.
Inoltre, il WBCSD riferisce che 55 aziende, con un fatturato di oltre 4,4 trilioni di dollari, hanno pubblicato piani di transizione coerenti con i percorsi scientifici della Task Force sulle informazioni finanziarie legate al clima.
“Missione 2025”, dunque, risponde alle analisi della Commissione per le transizioni energetiche, dimostrando che il rapido calo dei costi delle tecnologie pulite e la comprovata fattibilità di altre soluzioni significano che i paesi possono collettivamente quasi triplicare le loro ambizioni e portare il mondo sulla strada dei 2°C considerando gli impegni e i progressi compiuti da quando i piani precedenti sono stati presentati nel 2021.
“Il lancio odierno della “Missione 2025” è una chiara confutazione a tutti coloro che sostengono che agire più rapidamente per affrontare la crisi climatica è troppo difficile, troppo impopolare o troppo costoso. L’ambizione espressa dai sindaci, dagli investitori e dalle imprese in questa coalizione dovrebbe dare ai governi la fiducia necessaria per allineare i loro piani climatici per il 2025 con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi”, sottolinea Christiana Figueres, co-fondatrice di Global Optimism, tra i primi firmatari della colazione.
Leggi anche: Su 15 città candidate per la IV edizione di Reinventing Cities C40, 5 sono italiane
Gli sforzi delle città
“Il 75% delle città C40 sta riducendo le emissioni pro capite più velocemente dei rispettivi governi nazionali e tutti i membri del C40 hanno piani d’azione per allineare le proprie economie con l’obiettivo di 1,5°C come condizione per l’adesione – ha dichiarato Mark Watts, direttore esecutivo di C40 Cities – Questo è il percorso verso una futura prosperità condivisa, creando milioni di buoni posti di lavoro verdi e tracciando una giusta transizione per uscire dalla disuguaglianza e dall’inquinamento dell’era dei combustibili fossili”.