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Per rendere le strade più sicure e migliorare la qualità dell’aria in tutta l’UE, la Commissione ha proposto una revisione completa delle norme UE in materia di sicurezza stradale e immatricolazione dei veicoli

Nel suo quadro strategico dell’UE per la sicurezza stradale 2021-2030, la Commissione ha ribadito il suo ambizioso obiettivo di raggiungere un numero prossimo allo zero di decessi e feriti gravi sulle strade dell’UE entro il 2050 (“Vision Zero”) e di ridurre del 50% i decessi e i feriti gravi entro il 2030.

Secondo i dati pubblicati sulla sicurezza stradale a marzo 2025, vi è stata una graduale riduzione dei decessi in tutta l’UE, ma i progressi rimangono troppo lenti.

Per Apostolos Tzitzikostas, Commissario per i Trasporti e il Turismo Sostenibili “L’UE è fermamente impegnata a ridurre del 50% il numero di vittime e feriti gravi sulle strade entro il 2030. L’iniziativa segna un importante passo avanti nel rendere le nostre strade più sicure, l’aria più pulita e la vita dei cittadini più semplice. Modernizzando le nostre norme di sicurezza stradale, stiamo sfruttando le tecnologie più recenti, rafforzando l’applicazione delle norme e garantendo che siano al passo con l’evoluzione della mobilità”.

Cosa prevedono le nuove norme?

Le nuove norme, innanzitutto, terranno conto della crescente presenza di veicoli elettrici e si adatteranno alle tecnologie emergenti. Prevedono ispezioni più rigorose, tra cui ispezioni tecniche periodiche per i veicoli elettrici e i sistemi avanzati di assistenza alla guida, ispezioni annuali per auto e furgoni più vecchi e metodi avanzati di prova delle emissioni per individuare i veicoli ad alte emissioni e ridurre l’inquinamento da particolato fine.

Inoltre, la Commissione ha proposto di introdurre certificati digitali di immatricolazione e di controllo periodico dei veicoli, semplificare la condivisione transfrontaliera dei dati e proteggere i cittadini da attività fraudolente come la manomissione del contachilometri. Saranno inoltre semplificate le ispezioni tecniche periodiche per coloro che risiedono temporaneamente in un altro paese dell’UE.

Nel dettaglio le misure proposte includono:

  • Adeguamento dei test ai nuovi veicoli: ispezioni tecniche periodiche per i veicoli elettrici e nuovi test per i sistemi elettronici di sicurezza, inclusa la verifica dell’integrità del software dei sistemi rilevanti per la sicurezza e le emissioni.
  • Nuovi test sulle emissioni: rilevamento dei veicoli ad alte emissioni, compresi quelli manomessi, utilizzando metodi avanzati per il particolato ultrafine e gli NOx.
  • Lotta alle frodi: registrazione delle letture del contachilometri nelle banche dati nazionali per lo scambio transfrontaliero della cronologia dei contachilometri.
  • Ispezioni annuali: per auto e furgoni con più di dieci anni.
  • Digitalizzazione: rilascio di certificati elettronici di immatricolazione e di revisione periodica dei veicoli e scambio di dati tramite una piattaforma comune per semplificare le procedure amministrative.
  • Riconoscimento reciproco dei certificati di revisione tecnica periodica: garantire il riconoscimento transfrontaliero dei certificati di revisione tecnica periodica effettuati in un altro Stato membro per le autovetture per sei mesi.
  • Miglioramento della governance dei dati: semplificazione dell’accesso ai dati tecnici dei veicoli per i centri di revisione.

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L’impegno dell’UE

Le modifiche proposte riflettono l’impegno dell’UE per una mobilità sicura e sostenibile, garantendo al contempo la libera circolazione di persone e merci.
Si stima che tra il 2026 e il 2050 queste proposte salveranno circa 7.000 vite umane e preverranno circa 65.000 feriti gravi.

A tal fine, la Commissione propone di rivedere tre direttive: quella sui controlli tecnici periodici (PTI) dei veicoli; quella sui documenti di immatricolazione dei veicoli e quella sui controlli su strada (RSI) dei veicoli commerciali.

Prossimi passi

Le proposte saranno ora esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio secondo la procedura legislativa ordinaria. Una volta approvate, la Commissione preparerà i necessari atti delegati e di esecuzione per alcuni aspetti dell’attuazione delle norme.

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