- 27/10/2025
- Luca Martino
- 0
L’intesa raggiunta allenta la tensione commerciale tra USA e Cina e apre la strada a un faccia a faccia tra i due leader dopo anni di gelo diplomatico
Dopo due giorni di intensi negoziati, Stati Uniti e Cina hanno raggiunto un accordo preliminare sui dazi, segnando un passo importante verso la distensione commerciale tra le due principali economie mondiali.
L’intesa scongiura l’imposizione di nuovi dazi del 100% contro Pechino, inizialmente previsti per il prossimo novembre, e prepara il terreno per l’incontro tra Donald Trump e Xi Jinping, atteso questa settimana in Corea del Sud.
Una tregua che allenta la tensione globale
L’annuncio dell’intesa ha avuto un effetto immediato sui mercati internazionali, che da settimane manifestavano nervosismo per l’eventuale escalation dei dazi. Il segretario al Tesoro americano, Scott Bessent, ha parlato di un accordo “sostanziale” che proroga la tregua commerciale oltre la scadenza del 10 novembre, allontanando così lo spettro di una nuova guerra commerciale a tutto campo.
Bessent ha precisato che sono stati compiuti progressi sulla soia e sulle terre rare, settori chiave nei rapporti economici tra le due potenze. In particolare, Pechino avrebbe accettato di rinviare di un anno l’entrata in vigore delle restrizioni all’export di minerali critici, rivedendo nel frattempo la misura.
Versioni divergenti, ma clima costruttivo
La delegazione cinese ha parlato di un “consenso positivo” e di una trattativa che “mette sulla buona strada” per un accordo duraturo. Tuttavia, nel suo resoconto ufficiale non è stato fatto alcun riferimento esplicito alle terre rare, uno dei punti più sensibili per Washington.
Nonostante le differenze di tono, le due parti sembrano condividere la volontà di evitare nuove tensioni commerciali e di favorire un dialogo diretto tra i leader.
La “campagna d’Asia” di Trump
Il vertice di questa settimana in Corea del Sud rientra nel più ampio tour asiatico di Donald Trump, che include anche Giappone e Malesia. Durante la tappa malese, il presidente americano ha già siglato accordi bilaterali per l’approvvigionamento di minerali essenziali, con l’obiettivo dichiarato di ridurre la dipendenza statunitense da Pechino.
La strategia di Trump, ribattezzata dai media americani “campagna d’Asia”, mira a consolidare alleanze economiche nella regione e a rafforzare le catene di approvvigionamento alternative per le industrie tecnologiche e militari statunitensi.
Prossimi passi: il faccia a faccia in Corea del Sud
L’accordo preliminare rappresenta un passaggio cruciale nel tentativo di ricucire i rapporti tra Washington e Pechino, deteriorati negli ultimi anni per questioni commerciali e geopolitiche.
Ora la parola passa ai due leader: l’incontro tra Xi Jinping e Donald Trump in Corea del Sud sarà decisivo per trasformare l’intesa in un accordo definitivo e definire i nuovi equilibri del commercio globale.
























































































































