- 30/12/2024
- Luca Martino
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Agevolazioni fiscali in materia di efficientemente energetico, rimodulazione del superbonus, bonus elettrodomestici, rimodulazione dell’IVA per lo smaltimento dei rifiuti e nuovo regime per le auto aziendali in Fringe benefit
Sabato 28 dicembre, la legge di Bilancio 2025 ha ricevuto l’ok definitivo da parte del Senato, con 112 voti favorevoli, 67 contrari e una astensione.
Tra le misure previste per l’ambiente si segnalano alcune agevolazioni fiscali in materia di recupero edilizio, di efficientamento energetico, di interventi antisismici e per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad immobili oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Vengono rimodulati i termini d’uso e le aliquote di detrazione, prevedendo regimi più vantaggiosi per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale.
Limitazioni per il Superbonus ed eliminazione del bonus verde
Il superbonus sarà ancora disponibile ma con limitazioni significative. A partire dal 2025 l’aliquota sarà ridotta al 65% e potrà essere utilizzata solo per lavori già avviati entro il 15 ottobre 2024. Il superbonus al 110% resta solo per gli immobili situati in zone colpite da eventi catastrofici.
A partire dal 2025, invece, non sarà più disponibile il bonus verde, che consentiva la detrazione del 36% delle spese per la sistemazione degli spazi esterni.
Bonus elettrodomestici
Nella manovra è previsto un incentivo per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe non inferiore alla B) prodotti in Europa. Il contributo è destinato ai consumatori finali coprendo fino al 30% del costo di un singolo elettrodomestico, con un limite di 100 euro per ogni unità. Il limite sale a 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro. In ogni caso, ogni nucleo familiare può beneficiare dell’incentivo per un solo elettrodomestico.
Il contributo è finanziato attraverso l’istituzione di un fondo presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy pari a 50 milioni di euro per il 2025.
Stop al bonus caldaie alimentate dai combustibili fossili dal 2025
In ottemperanza alla Direttiva Case Green, che dal 1° gennaio 2025 vieta ai Paesi Ue di incentivare le caldaie autonome a combustibili fossili e dal 2040 impone che siano eliminate dal mercato, tra le misure introdotte dalla manovra è previsto anche lo stop al bonus per l’acquisto di caldaie alimentate da combustibili fossili. Continueranno ad essere incentivati gli impianti di riscaldamento ibridi.
Aliquote ridotte per l’ecobonus
Dal 2025 l’aliquota prevista per l’ecobomus sarà uniformata al 50% per le prime case e al 36% per le altre abitazioni e gli immobili non residenziali. Dal 2026 le detrazioni scenderanno ulteriormente, calando al 36% per le prime case e al 30% per gli altri immobili.
Leggi anche: Le misure sull’energia previste dal decreto Milleproroghe 2025
Iva rimodulata sullo smaltimento rifiuti
La manovra prevede una modifica alle agevolazioni Iva per la spazzatura conferita in discarica, spostando la tassazione dal 10 al 22%. Tra i tipi di scarti che rientrano nella manovra ci sono i rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse di scarico e dalle fogne.
Auto aziendali in fringe benefit
La manovra prevede, dal 1° gennaio 2025, un nuovo regime per la gestione delle auto aziendali in fringe benefit concesse ad uso promiscuo, sia per lavoro che per esigenze personali.
Le novità introdotte, in particolare: cancellano una quota di sussidi ambientalmente dannosi, rimodulando gli incentivi accordati alle auto a combustione interna per favorire la scelta di auto elettriche e a minori emissioni; intervengono sulla fiscalità delle auto aziendali concesse ai dipendenti come incentivo o strumento di lavoro, legando la tassazione al tipo di alimentazione invece che alle emissioni di CO2; mantengono, infine, la retroattività in modo tale che il nuovo regime verrà applicato anche per le auto ordinate nel 2024 e consegnate nel 2025.























































































































