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Il Presidente Usa Donald Trump ha firmato, come annunciato durante la cerimonia d’insediamento, una serie di ordini esecutivi, molti dei quali riguardanti le politiche climatiche ed energetiche.

Dall’aumento della produzione di combustibili fossili in nome di una “emergenza energetica” nazionale al blocco dell’eolico offshore. Dalla cancellazione delle protezioni per gli ecosistemi fragili alla volontà di destabilizzare la transizione alla mobilità elettrica. Ecco i principali ordini su clima ed energia.

Uscita dall’Accordo di Parigi sul clima

Per la seconda vota Trump ritira gli USA dall’Accordo di Parigi come aveva già fatto durante il Suo primo mandato presidenziale che poi Biden aveva annullato nel 2021. 

Anche se l’uscita diventerà effettiva tra 1 anno esatto, il testo del provvedimento sottolinea che la Casa Bianca considera che l’uscita abbia validità immediata. Nel Testo si legge infatti: “Adesso l’ambasciatore Usa presso l’Onu dovrà presentare una notifica formale scritta al Segretario generale delle Nazioni Unite, il depositario dell’Accordo, e gli Stati Uniti considereranno il loro ritiro dall’Accordo e tutti gli obblighi connessi come effettivi immediatamente dopo questa disposizione di notifica”.

Recupero di fondi dell’Inflation Reduction Act

Con un altro ordine esecutivo di Donald Trump, si tenta di “congelare” o recuperare i fondi non spesi dell’Inflation reduction act (Ira) – fortemente voluta da Joe Biden – e dell’Infrastructure investment and jobs act (Iija).

L’Ira è la storica legge sul clima che ha permesso la creazione di oltre 400.000 nuovi posti di lavoro nell’energia pulita e dello stimolo di oltre 422 miliardi di dollari di investimenti totali in tutto il Paese.

Sospensione dei leasing per l’eolico offshore

Trump ha deciso, inoltre, di sospendere il programma di leasing federale per progetti di energia eolica offshore, e rivedere le autorizzazioni esistenti.

Alla base di questa decisione vi è la volontà di fermare lo sviluppo di questi progetti lungo le coste Usa. La decisione ha colpito i piani per raggiungere obiettivi ambiziosi di energia rinnovabile in Stati come New York e Massachusetts.

Eliminate le protezioni ambientali in Alaska

Il Presidente Trump, ha anche annunciato che vasti territori federali, inclusi ambienti sensibili come parti dell’Alaska, saranno destinati all’estrazione di petrolio, gas e minerali.

Ciò costituisce il via libera alle trivellazioni in nome dello slogan “Drill, baby, drill”. Con un’ulteriore ordine, infatti, sono state annullate le protezioni decise da Biden per  625 milioni di acri di oceano al largo delle coste americane dell’Atlantico e del Pacifico, aprendoli, di fatto, alle trivellazioni offshore per petrolio e gas.

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Addio alla mobilità sostenibile

L’amministrazione Trump ha annullato anche un provvedimento del 2021 che mirava a far sì che il 50% delle auto nuove vendute entro il 2030 fosse elettrico e ha iniziato il processo per eliminare gli standard sulle emissioni delle auto stabiliti dall’amministrazione Biden, che miravano a ridurre l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra.

Tali decisioni rientrano all’interno della dichiarazione di una “emergenza energetica” per incrementare l’estrazione di combustibili fossili, nonostante gli Stati Uniti siano già oggi il più grande produttore di petrolio e gas al mondo.

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