- 13/02/2025
- Redazione
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Il regolamento permetterà di costituire CER su edifici in riqualificazione e di utilizzare i tetti di scuole e altri edifici comunali per impianti solari a servizio di comunità energetiche promosse da enti del terzo settore
Presentato in Campidoglio, durante un convegno sui progetti per le Comunità energetiche, il “Regolamento per la messa a disposizione di aree e impianti solari fotovoltaici di Roma Capitale a favore di comunità energetiche rinnovabili solidali”, il primo approvato da un Comune italiano.
Alla presenza del Sindaco, Roberto Gualtieri, dell’assessore capitolino alle Politiche sociali, Barbara Funari, e del presidente della commissione Ambiente, Giammarco Palmieri, sono stati approfonditi gli obiettivi sociali e le sfide di fattibilità economica di vari progetti.
“Oggi presentiamo i primi risultati di un lavoro unico in Italia, perché vogliamo fare di Roma un laboratorio di innovazione che tiene assieme sia la sfida ambientale che quella sociale. Le comunità energetiche possono rappresentare uno strumento importante per rispondere a una delle sfide più delicate della transizione energetica; quella di essere davvero un’opportunità per tutte e per tutti. Con il regolamento sulle CER, il primo approvato da un comune italiano, Roma crea le condizioni per avviare progettualità in tutti i quartieri” ha spiegato il Sindaco Gualtieri.
Fonte: Comune Roma
Cosa permette il Regolamento
Grazie al Regolamento sarà possibile sia costituire Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) su impianti installati sugli edifici di Roma Capitale in corso di riqualificazione, attraverso le risorse del PNRR e del CIS, sia utilizzare i tetti di scuole ed edifici del Comune per realizzare impianti solari a servizio di comunità energetiche promosse da Enti del Terzo Settore.
A Roma è già attiva la prima comunità energetica, un progetto esemplare di come gli obiettivi ambientali e sociali possano viaggiare bene assieme.
Sul tetto dell’istituto Leonarda Vaccari, è stato infatti installato un impianto fotovoltaico da 82 kW che produce energia elettrica per una struttura che si occupa di persone con disabilità fisica e mentale, di bambini affetti da autismo, consentendo importanti risparmi in bolletta per l’istituto a cui si aggiungono gli incentivi della comunità energetica sull’energia immessa in rete e condivisa con altre associazioni e realtà sociali del quartiere Prati.
Il progetto è stato realizzato su un edificio di Roma Capitale, affidato in concessione e finanziato dalla Fondazione Banco dell’Energia, un ente filantropico la cui missione è fornire supporto alle persone in difficoltà economica e sociale attraverso progetti mirati a contrastare la povertà energetica.
Lo scopo ambientale, economico e sociale
Nella capitale la diffusione di installazioni solari è in crescita; nel 2023 e 2024 con i numeri più alti di sempre, raggiungendo un totale installato di 354 MW distribuiti tra oltre 29mila impianti.
Si tratta di un dato positivo per ragioni climatiche ma anche economiche, perché oggi il fotovoltaico rappresenta la soluzione più efficiente e strutturale per ridurre le bollette.
Ma l’obiettivo del Comune è anche di fare in modo che queste opportunità siano accessibili anche a chi oggi è in difficoltà, per chi fatica a pagare luce e gas, per quella crescente fascia di popolazione in condizioni di povertà energetica.
Infine grazie allo sviluppo delle CER si possono recuperare spazi pubblici con interventi di messa a dimora di nuovi alberi.
Gli altri progetti
Molti sono i progetti che Roma Capitale sta portando avanti con tutte le realtà impegnate per la diffusione dei nuovi modelli di condivisione di energia da fonti rinnovabili resi possibili dalle Direttive Europee. Tra le realtà ci sono: Forum del Terzo Settore, Coordinamento Cers Roma, Banco dell’Energia, Fondazione Charlemagne, BCC Roma, Banca Etica, Banca Intesa San Paolo.
Tra i progetti di CER presentati e pronti a partire, vi sono ad esempio quelli nelle zone di Casal de Pazzi, Don Bosco, Quarticciolo, Corviale, Esquilino, Centocelle, Garbatella, Monteverde.






















































































































